Cassazione: gli italiani non possono dire “Italia paese di merda”, è vilipendio

cassazione4 lug – Lo ha certificato la Cassazione, confermando la condanna inflitta a un 71enne che, fermato dai carabinieri perché a bordo di un’auto con un solo faro acceso, si era lasciato andare a quel repertorio di invettive contestando la contravvenzione che i militari gli stavano elevando. I giudici della prima sezione penale di ‘Palazzaccio’ sono intervenuti dopo che la Corte d’Appello di Campobasso aveva condannato l’anziano per quella frase, “in questo schifo di Italia di m….”, al pagamento di una multa di mille euro, pena interamente coperta da indulto.

Ed ecco le motivazioni della sentenza, depositata oggi: “Il diritto di manifestare il proprio pensiero in qualsiasi modo non può trascendere in offese grossolane e brutali prive di alcuna correlazione con una critica obiettiva”. Per integrare il reato, previsto dall’articolo 291 del codice penale, “è sufficiente una manifestazione generica di vilipendio alla nazione, da intendersi come comunità avente la stessa origine territoriale, storia, lingua e cultura, effettuata pubblicamente”.