2 lug – Nuovo appello dell’Italia e di altri undici Stati Ue all’Europarlamento per salvare il sistema del mercato europeo delle emissioni di CO2 (Ets) e alzare il prezzo del carbonio. La prima misura urgente richiesta e’ il rinvio dell’immissione sul mercato di una parte delle quote (il cosiddetto ‘backloading’), poi saranno necessarie ”misure piu’ sostanziali per rafforzare il sistema”.
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La dichiarazione arriva in vista del voto dell’Europarlamento di mercoledi’ prossimo su una nuova proposta ‘salva-Ets’, rivista e corretta rispetto a quella gia’ bocciata dall’Assemblea di Strasburgo ad aprile scorso. All’epoca erano stati i ministri dell’ambiente di Italia, Francia, Gran Bretagna, Germania, Danimarca e Svezia a sostenere il testo al vaglio degli eurodeputati, mentre oggi il numero degli Stati membri in campo e’ salito a 12, con l’ingresso di Olanda, Portogallo, Finlandia, Slovenia, Slovacchia ed Estonia.
”Facciamo appello sia al Consiglio che al Parlamento perche’ prendano i necessari passi urgenti, lavorando insieme in maniera costruttiva, per arrivare ad una rapida risoluzione al piu’ tardi entro luglio” sollecitano i 12 Paesi Ue. Il nuovo testo che sara’ sottoposto al vaglio del Parlamento europeo mercoledi’ prevede condizioni piu’ rigide per il congelamento di un massimo di 900 milioni di permessi sul mercato dell’Ets e che una parte dei profitti derivanti dai permessi finanzi tecnologie verdi.