Accuse datagate, Kerry non si scompone: proteggiamo interessi nazionali

kerry1 lug – Cercare informazioni su altri Paesi non è insolito e molti Stati intraprendono diversi tipi di attività per proteggere i loro interessi nazionali. Così il segretario di Stato americano, John Kerry, rispondendo all’Alto rappresentante per la politica estera dell’Ue, Catherine Ashton, che a margine della conferenza dell’Asean in Brunei ha sollevato la questione delle notizie di leader europei spiati dagli Stati Uniti. Kerry ha detto di non conoscere nel dettaglio le accuse rivolte a Washington.

Non è insolito” cercare informazioni sugli altri paesi: così il segretario di Stato Usa John Kerry ha replicato all’Europa sulla questione del “datagate”, dopo le rivelazioni che vedrebbero anche le sedi diplomatiche europee e dell’Italia tra i 38 “obiettivi” sensibili spiati dall’Agenzia nazionale di sicurezza (Nsa) americana.

Kerry, che ha confermato di avere discusso della vicenda con il capo della diplomazia Ue Catherine Ashton durante un incontro in Brunei, ha sottolineato di non poter commentare le accuse specifiche perché è stato all’estero.
Secondo le ultime clamorose rivelazioni del Guardian, che cita documenti fatti filtrare dall’ex collaboratore degli 007 Edward Snowden, gli agenti Usa sono riusciti a piazzare delle cimici persino all’ambasciata italiana a Washington.

Molti funzionari europei, compresi rappresentanti di Germania, Italia, Francia, Lussemburgo e della stessa Ue hanno affermato che, se le nuove rivelazioni risultassero fondate, potrebbero esserci ripercussioni sui negoziati con gli Usa per un accordo di libero scambio.