29 giu – “Quel giudice mi ha sputato e chiamato terrorista”. “Sono stato colpito con un pugno che mi ha fatto volare gli occhiali”. Approda in tribunale la lite tra il gip Lorenzo Matassa ed un venditore ambulante bengalese, passando alle carte bollate dalle invettive e dalle aggressioni nella centralissima via Cavour, dove il magistrato abita e sui cui marciapiedi gli ambulanti sono ogni giorno di casa.
Il bengalese – come racconta l’edizione odierna di RepubblicaPalermo – presenterà stamattina una denuncia contro il magistrato, che accusa di averlo, il 18 giugno scorso, ingiuriato e minacciato, oltre ad averlo colpito con due pugni davanti al portone della propria abitazione, intimandogli di andare via. A supportare Abdul Mannan vi sono altri venditori ambulanti bengalesi che sostengono: ”In altre occasioni il giudice ci ha sputato, ci chiama musulmani, terroristi, ladri. Dice che non meritiamo di rimanere in Italia. Prende a calci le nostre bancarelle e minaccia di bruciare la mercanzia. Chiama sempre i vigili e anche davanti a loro ripete gli stessi insulti”.
Matassa replica a sua volta con una querela nei confronti dell’extracomunitario: questi, sostiene, lo ha colpito facendogli volare gli occhiali, brandendo contro di lui un treppiedi di macchina fotografica. ”Incontro come sempre – dice il magistrato – l’extracomunitario in via Cavour. Chiamo subito il comandante della polizia municipale. Sto per rivolgermi all’ambulante quando mi colpisce con un pugno facendomi volare gli occhiali. A quel punto lo inseguo fino all’ingresso della banca e lui brandisce un treppied, tanti altri extracomunitari inveivano intanto contro di me. Quando è arrivato il 118 mi è stata refertata una contusione al volto”. Mannan viene sostenuto dal’associazione “3 febbraio” che chiede alla procura di Caltanissetta, che condurrà l’indagine per competenza, di visionare i filmati delle telecamere a circuito chiuso della zona.
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