PADOVA, 27 giu – . Il marito non ne vuol sapere di separarsi e la moglie, con l’aiuto del fratello, lo picchia a sangue. Questo il succo dell’incredibile rissa andata in scena ieri mattina al terzo piano del tribunale di Padova, tra una coppia marocchina in attesa di essere ricevuta nell’ufficio del giudice Giovanna Sanfratello. Ma l’udienza non si è mai svolta, vista la violenza inaudita della rissa, terminata con il marito, 52enne, ricoverato in ospedale, la moglie, poco più giovane, convocata in Procura, e il fratello della donna, di una quarantina d’anni, fuggito dopo aver aggredito il cognato.
Sono da poco passate le 11.30 quando il tono della discussione della coppia, tutto rigorosamente in lingua araba, inizia a farsi più elevato. Sembra che all’uomo non vada giù il fatto che la consorte voglia porre fine a un matrimonio decennale, celebrato in Marocco, prima che la coppia decida di trasferirsi in Italia, dalle parti di Megliadino. Volano frasi sputate con rabbia da ambo le parti, fin quando il fratello decide di difendere la signora e avvicinarsi velocemente al cognato con l’intento di tirargli una testata. Restano testa a testa, il fratello della moglie estrae anche una chiave con cui minaccia il rivale, prima di colpirlo al volto con l’altra mano. L’uomo cade a terra restando rannicchiato al suolo. Il cognato lo prende a calci, la moglie gli sale con i tacchi prima sopra la schiena e poi sopra la testa.
L’uomo perde sangue dalla faccia. Il cognato riesce a dileguarsi. La donna viene identificata e convocata in procura, il marito, invece, portato in ospedale con un trauma cranico e varie escoriazioni. Entrambi sono regolari cittadini italiani. mattinopadova