27 giu – Il 2012 è stato ancora una volta un anno molto attivo in termini di investimenti globali in energia rinnovabile. Per la seconda volta dal 2006, gli investimenti globali in energie rinnovabili non hanno superato quanto realizzato nell’anno precedente, per un calo del 12% principalmente imputabile a prezzi più bassi dell’energia solare e ad un indebolimento significativo dei mercati USA e UE, secondo quanto riportato dal Global Trends in Renewable Energy Investment 2013 (www . fs-UNEP-centre.org), la 6 ° edizione del rapporto prodotto dalla Scuola di Francoforte – UNEP-Centre/ BNEF e basato sui dati di Bloomberg New Energy Finance (http://www.bnef.com/). Tuttavia, merita rilevare che il 2012 è stato il secondo anno più alto di sempre per investimenti nelle energie rinnovabili, che ammontano a 1.300 miliardi dal 2006.
Tra i paesi in testa si posiziona la Cina, che nel 2012 ha consolidato la sua posizione come operatore dominante del mercato delle energie rinnovabili a livello mondiale, in crescita del 22% per un valore di 67 miliardi dollari, grazie soprattutto ad un aumento massiccio degli investimenti nel comparto del solare. Altrove ci sono stati aumenti particolarmente significativi in Sud Africa, Marocco, Messico, Cile e Kenya, con il Medio Oriente e l’Africa che mostrano la più alta crescita regionale, +228% per un valore di 12 miliardi di dollari. Negli Stati Uniti, il leader di mercato nel 2011, gli investimenti hanno subito una contrazione del 34% per portarsi a 36 miliardi di dollari, principalmente a causa delle incertezze sulla politica nazionale in materia. Gli investimenti in Italia e in Spagna sono stati anche penalizzati dal brusco cambiamento di rotta della politica delle rinnovabili e dalle preoccupazioni circa il sostegno futuro che verrà dato al settore.
Nonostante un calo dell’11% (a 140 miliardi dollari) rispetto allo scorso anno, il solare si conferma ancora una volta come la fonte di energia pulita in cui si investe maggiormente seguita da energia eolica (in calo del 10% a 80 miliardi di dollari). Circa 80 miliardi dollari (un aumento del 3%) sono stati investiti nei cosiddetti progetti “su piccola scala” [capacità inferiore a 1 megawatt (MW)], ad esempio, pannelli solare su tetti. La capitalizzazione dei grandi progetti si è contratta del 18% a 149 miliardi di dollari. Tre paesi hanno attirato poco più della metà di tutti gli investimenti su piccola scala nel 2012 – Germania, Italia e Giappone: la Germania ha preso il primato dall’Italia l’anno scorso, ma in entrambi i paesi si è registrato un calo rispettivamente del 15% (a 15 miliardi di dollari) e del 43% (a 13 miliardi di dollari) in piccoli progetti di capacità distribuita (sotto 1 MW). Il Giappone ha superato l’Italia nel 2012 grazie al suo nuovo sistema di incentivazione e si è diffuso su larga scala l’investimento in piccoli progetti fotovoltaici, cresciuti del 56% nel 2012 a 13,1 miliardi dollari.
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