18 giu. – La 21enne Andreia Grancea voleva uccidere il bimbo che aveva appena dato alla luce in un bagno del Mc Donald’s, e che, prima di darsi alla fuga, aveva lasciato nel water. Non riusci’ nell’intento solo perche’ il neonato fu soccorso in extremis da altre due ragazze entrate in toilette. A queste conclusioni e’ giunto il gup del tribunale di Roma che ha condannato la giovane di nazionalita’ romena a quattro anni di reclusione, al termine del giudizio con rito abbreviato, per tentato infanticidio, accogliendo la richiesta del pm Stefano Pesci.
L’episodio, immortalato dalle telecamere interne del fast food di piazza Luigi Sturzo, all’Eur, avvenne la notte tra il 28 e il 29 dicembre del 2012. L’imputata venne poi individuata lo scorso marzo in un villaggio della Romania dagli agenti della squadra mobile e quindi estradata in Italia in virtu’ di un mandato di cattura europeo. Detenuta a Rebibbia, la ragazza era difesa dall’avvocato Andrea Palmiero che ha chiesto al giudice di riqualificare il reato attribuendo alla sua assistita quello, piu’ lieve, di abbandono di minore: “La donna non voleva uccidere il neonato. Lo prova il fatto che il piccolo e’ stato trovato a testa in su nel water. La mamma, che viveva in Italia in condizioni disagiate, non poteva tenerlo”. Il bimbo, cui era stato dato poi di nome di Emanuele, dopo un breve ricovero in ospedale, sta bene ed e’ stato affidato a una famiglia.