Il giornalista Rai Nello Rega, è stato raggiunto da un avviso di garanzia. Un atto, come dice la legge, che mira a garantire il diritto di difesa costituzionalmente garantito dell’indagato, con il quale il Pubblico Ministero informa il destinatario dell’avviso che nei suoi confronti si stanno svolgendo indagini in relazione ad un reato.
Dopo l’incredulità, riteniamo di poter dire che è quantomeno singolare l’iniziativa della Procura di Potenza, la quale ha recapitato al Giornalista Nello Rega – in Rai dal 1993, lavora nella redazione esteri di Telvideo Rai – come più volte, nostro malgrado, abbiamo dovuto constatare, non è nuova a colpi di testa. Solitamente, chiunque sia sottoposto a indagini non viene – quasi mai – (a meno che, come si legge dalle cronache, non sia amico degli amici) messo a conoscenza della sua qualità di indagato, sin dall’inizio delle indagini stesse.
Nello Rega, più volte oggetto di minacce, vive nella preoccupazione, nell’apprensione, nell’ansia. solo chi come me lo frequenta, conosce i suoi patemi d’animo. E, quando ad certo punto, come oggi, quando si aspetta finalmente di essere convocato dalla Procura per sentirsi dire: “abbiamo preso i responsabili che la minacciavano, ora può stare tranquillo”, invece non si capisce come e tantomeno il perché, la Procura di Potenza, dopo aver brancolato nel buio più totale fin dagli albori di questa (e non solo questa) tragica vicenda, ed inoltre, dopo ulteriori 10 mesi da quel vile evento, un atto tra i più efferati, nel quale, il Giornalista fu oggetto di un attentato, un colpo di arma da fuoco sparato da un auto in corsa sulla Basentana, colpo, che ebbe a sfondare il lunotto posteriore della sua auto dove, fortunatamente il giornalista rimase illeso.
Sappiamo, che alcune volte, le indagini sono a carico di ignoti (come in questo caso), altre volte, vi sono particolari
esigenze di mantenere il segreto (non è certo questo il caso), e molte altre volte invece (forse, prorpio di questo si tratta) si vuole infierire sul soggetto oggetto dell’indagine, in quanto, un personaggio scomodo, un giornalista non allineato, non corretto politicamente e più di tutto, islamicamente scorretto.
Sappiamo anche, che la legge pone al riparo il Pubblico Ministero, dall’obbligo giuridico di informare immediatamente l’indagato sottoposto ad indagini. Tale obbligo sorge quando è necessario compiere atti per i quali è prevista la presenza del difensore. Obbligo, che viene assolto con la notifica del cosiddetto avviso di garanzia che Nello Rega ha ricevuto oggi stesso.
Nello Rega è un giornalista Rai dal 1993, lavora nella redazione esteri di Televideo. Ha scritto il libro: “Diversi e divisi”, un libro che si può defnire, il coraggio della verità. Un’esperienza diretta senza mediazioni, falsi moralismi o detti comuni. Un romanzo laico e autentico, privo di pregiudizi e con tematiche forti. Nello Rega si mette in gioco e rischia in prima persona.
E’ un uomo che non ha paura, che non cede alle intimidazioni o agli attacchi della critica. “Diversi e divisi – Diario di una convivenza con l’Islam” non è solo un libro. Né un giudizio sul mondo musulmano, ma la constatazione, ragionata e obiettiva, della differenza tra due realtà culturali e religiose. Il risultato è il titolo dell’opera.
Il libro è anche una storia d’amore, un’utopia romantica tra un uomo cattolico e una donna sciita. Il racconto si alimenta di ricordi, parole, sogni, realtà, paura e solitudine. I temi di oggi. I temi del mondo. Come l’abbandonarsi della mente e dell’anima di un cristiano che incontra quella che credeva fosse la donna della sua vita. Con la magia dei dubbi e la determinazione delle certezze, Nello Rega cerca di alleviare le pene di chi si contorce sui “perchè” e sui “per come” certi avvenimenti accadono.
In attesa di una Giustizia giusta e con la speranza che non sia il giudiciume imperante a legiferare, ci auguriamo che faccia il suo corso per acclarare i fatti, con l’augurio che i responsabili delle minacce e dell’attentato vengano individuati e catturati. Esprimiamo solidarietà, vicinanza e tutto il nostro affetto con un abbraccio all’amico Nello Rega.