17 giu. – Tensione alle stelle in Turchia dove il governo ha minacciato di ricorrere all’esercito per domare le proteste che da tre settimane scuotono il Paese. Per fermare le manifestazioni illegali “c’e’ la polizia, se non basta c’e’ la gendarmeria e se ancora non basta ci sono le forze armate”, ha avvertito il vicepremier, Bulent Arinc.
La linea dura e’ stata confermata dal premier, Recep Tayyip Erdogan, che ha affermato di non riconoscere le “decisioni del Parlamento Ue” che giovedi’ scorso aveva condannato l’uso eccessivo della forza da parte della polizia.
A Istanbul, Ankara e in varie citta’ del Paese i manifestanti si sono scontrati con le forze dell’ordine fino alle prime luci del giorno. Ma stamani la polizia ha revocato il divieto di accedere a piazza Taksim, epicentro delle proteste anti-governative e che era stata chiusa dopo lo sgombero forzato di sabato scorsa: la polizia autorizza i pedoni a entrare nella piazza, ma la circolazione dei veicoli continua ad essere limitata; e’ stata riaperta anche anche la stazione metro nella piazza, mentre continua a essere isolato parco Gezi, dove non permette l’accesso.
La presidente dei Verdi tedeschi , Claudia Roth, è a protestare in Turchia.. Il cancelliere tedesco, Angela Merkel, ha condannato la reazione della polizia che ha definito “davvero troppo dura”.
Da un sondaggio e’ emerso che il 55% dei turchi ritiene che il governo interferisca con lo stile di vita dei cittadini con Erdogan che in un mese ha perso il 7% di consensi.