7 giu – “Da un certo punti di vista le cose che lui dice hanno un fondamento pero’ quando lui era al governo il braccio di ferro lo ha perso“. Cosi’ il segretario del Pd, Guglielmo Epifani, ha risposto ai giornalisti in merito alle dichiarazioni dell’ex premier, Silvio Berlusconi, sulla necessita’ di ottenere dalla cancelliera tedesca, Angela Merkel, un cambiamento di rotta per l’Europa. .
Epifani ignora (o gli fa comodo ignorare) che, senza lo sgambetto di Napolitano con la complicità dei famigerati “mercati” che fecero salire lo spread alle stelle, Berlusconi non avrebbe perso il braccio di ferro con la Merkel.
Berlusconi: c’è stato un golpe e la truffa dello spread
Garavaglia: La prova del golpe, è stata la troika
Per chi dice che 5 miliardi sono tanti, ricordo che il MES (Il fondo salva-stati di cui non avevamo alcun bisogno e che ha arricchito esclusivamente la Germania) ci è costato già 15 miliardi di anticipo e ci ha indebitati di almeno 125, e che il Fiscal Compact ci costerà 50 miliardi all’anno. E potremmo continuare, con i costi della politica di depressione economica del Governo Monti, che sono incalcolabili.”
Moody’s: Italia rovinata per forzare uscita di Berlusconi, ora vantaggioso uscire dall’euro
Moody’s fondamentalmente sta dicendo che la drastica austerità imposta all’Italia dalla BCE dopo il suo ultimo Putsch di fine estate (acquisti di obbligazioni a intermittenza per forzare l’uscita dal governo di Silvio Berlusconi) è essa stessa la causa della profonda crisi.
WSJ: “La Merkel chiamò Napolitano per far dimettere Berlusconi”
Secondo il Wall Street Journal lo scorso ottobre la Cancelliera si sarebbe detta preoccupata del Cavaliere, chiedendo al capo dello Stato di fare “quanto in suo potere” per portare a compimento le riforme. Ma il Quirinale e Berlino smentiscono.
Lo scorso ottobre, nel pieno della tempesta dello spread, la cancelliera tedesca Angela Merkel avrebbe telefonato al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano per chiedere le dimissioni di Silvio Berlusconi al fine di salvare l’euro.
Garavaglia: La prova del golpe, è stata la troika
Berlusconi: non c’era nessun baratro, vi hanno preso in giro
Berlusconi: ho contrastato la Merkel per difendere gli interessi dell’Italia
E infine la conferma di Riccardi, esponente del vergognoso tecnico imposto di Napolitano, che dice
“Più Monti assumeva provvedimenti lacrime e sangue, più esodati la Fornero creava, più saliva la protesta e la sofferenza delle classi più deboli, più a Palazzo Chigi erano soddisfatti perché proprio quella era la dimostrazione lampante di credibilità verso la signora Merkel Angela. Cioè, più legnate riuscivano a dare al Paese più pensavano di essere forti in Europa“.
Meglio tardi che mai – Un atteggiamento, questo, che oggi l’ex-ministro Riccardi bolla come follia pura. Monti, avrebbe affermato Riccardi, era convinto che nel Paese ci fosse troppo benessere, per cui bisognava regredire. Sarebbe esagerato, ora, dire che non ce ne siamo accorti. Il fatto che le accuse giungano da un ex-ministro dal governo dei miracoli (miracoli al rovescio, evidentemente) guidato da Monti, seppur a distanza di mesi, conferma la convinzione già ben radicata negli italiani. Come dire, meglio tardi che mai.