7 giu – Un ex ufficiale israeliano, trafficante di organi umani, latitante dal 2010 è stato arrestato dalla Polizia a Fiumicino.
Il trafficante israeliano di organi umani è stato arrestato dalla Polizia di Frontiera in collaborazione con l’Interpol. Ricercato da tutte le polizie del mondo, l’uomo è stato arrestato al Leonardo da Vinci dagli agenti diretti dal Dirigente della Quinta Zona Antonio Del Greco e dal Responsabile della Polizia di Frontiera, Rosario Testaiuti. L’uomo si trova ora nel carcere di Civitavecchia.
ACCERTATI 19 CASI BRASILE, RENI DA INDIGENTI L’ex ufficiale israeliano arrestato a Fiumicino è accusato di aver gestito un’organizzazione criminale che, a partire dal 2002, era riuscita a convincere 19 persone indigenti del Nord Est brasiliano a vendere i propri organi, in prevalenza reni, dietro compensi da 6 mila a 12 mila dollari in relazione all’età e allo stato dell’organo. Le persone quindi condotte in Sud Africa, dove avvenivano gli espianti e il contestuale impianto su persone facoltose.
Si chiama Tauber Gedalya, 77 anni, residente in Israele, l’ex ufficiale dell’esercito israeliano, bloccato ieri mattina all’aeroporto di Fiumicino perché colpito dall’ottobre 2010 da un mandato di cattura internazionale dopo la condanna all’ergastolo per traffico internazionale di organi umani da parte del tribunale brasiliano di Pernabuco. “Si tratta del primo caso di arresto in Italia di una persona imputata di un reato così grave – ha detto il dirigente della V zona Antonio Del Greco, che in una conferenza stampa all’aeroporto di Fiumicino ha sottolineato la professionalità degli agenti che hanno proceduto all’individuazione del ricercato – .Comunque non risulta che il traffico di organi abbia interessato il nostro Paese, né che vi siano italiani coinvolti”. L’ex ufficiale israeliano, che era giunto da Boston con un volo Alitalia, è stato bloccato al controllo passaporti dagli agenti della Polizia di frontiera, guidati dal Dirigente della V Zona Antonio Del Greco. Ad insospettire i poliziotti è stato, oltre all’atteggiamento nervoso dell’uomo, un piccolo segno di contraffazione sulla data di nascita riportata nel documento. Di qui un’ulteriore ricerca effettuata in collaborazione con l’Interpol e quindi, negli uffici della polizia giudiziaria, il riconoscimento e l’arresto. Tauber Gedalya è stato trasferito nel carcere di Civitavecchia a disposizione dell’autorità giudiziaria che, dopo ulteriori accertamenti nazionali e internazionali, ne disporrà l’estradizione in Brasile.
“A Fiumicino è stato arrestato un ‘broker’ di organi, un mediatore tra alcuni ospedali sudafricani e alcuni ‘donatori’ in Brasile che venivano indotti a dare un rene in cambio di soldi” ma “questo tipo di reati fortunatamente non riguardano l’Italia”, e “non ci sono italiani che vanno all’estero per ‘turismo trapiantologico’”. Lo ha detto il direttore del Centro nazionale trapianti (Cnt) Alessandro Nanni Costa, intervenendo oggi a margine di un accordo con la Regione Toscana, in merito al trafficante israeliano di organi umani arrestato a Fiumicino. “Desidero ringraziare la polizia aeroportuale – ha aggiunto – questo signore ha un’accusa molto grave e un ergastolo per i reati commessi”. Nanni Costa ha ricordato che “c’é un trattato internazionale importante, siglato a Istanbul nel 2008, che vede impegnati anche l’Oms e la Società internazionale dei trapianti, e che condanna in sede internazionale questo tipo di reati, spingendo i governi che ancora non lo hanno fatto ad adottare norme precise. L’Ue ha stilato precise leggi già da molto tempo”