7 giu. – Le difficolta’ ci sono ma non bisogna tirarsi indietro, “tocca a noi, scateniamoci”. Con queste parole, che riprendono il titolo del convegno di Santa Margherita (‘Scateniamoci, liberiamo l’Italia da vincoli e catene’) il presidente dei giovani imprenditori di Confindustria Jacopo Morelli, nel suo intervento, ha voluto ‘spronare’ quanti si trovano a dover chiudere le proprie aziende o a licenziare i dipendenti.
“Dobbiamo cambiare la nostra cultura – ha detto – sapere che l’errore non e’ nel fallimento ma in uno scopo meschino. Insieme dobbiamo riuscire a costruire un sistema in cui non valga piu’ la regola ‘se vinciamo vince l’Italia, se perdiamo, perdiamo da soli”. Quanto alle risorse “ci sono. Ma non dobbiamo disperderle – sottolinea Morelli -. Dobbiamo rimetterle in circolo e rimuovere quei vincoli che ci frenano e creano divisione. Sono quei ‘lacci e lacciuoli’ di Luigi Einaudi e poi di Guido Carli.
Quei lacci che oggi, sono diventati catene”. “Noi siamo qui per dire – ha concluso il presidente Morelli – che e’ tempo di ‘scatenarci’: ovvero di liberarci da quegli anelli che strozzano l’Italia”.
Volete far qualcosa? Accettate le idee che i vostri dipendenti o gli inventori vi propongono. Fate ricerca, sperimentazione. Non rincorrete la Cina ma chiedetevi come diventare il nuovo Giappone…