Diffamazione: Stop al carcere per i giornalisti, proposta di legge

carcere5 giu – Stop al carcere per i giornalisti per la diffamazione a mezzo stampa. Riparte in commissione Giustizia alla Camera l’iter di una proposta di legge in questo senso a firma del deputato Pdl Enrico Costa (che né è anche relatore insieme Walter Verini del Pd). Il testo, tra l’altro, abroga la norma del ’48 che prevede per la diffamazione a mezzo stampa la pena della reclusione da uno a sei anni. ”Credo – dice Costa che oggi ha svolto la relazione in commissione – che ci siano le condizioni per arrivare a un testo condiviso”.

Il testo, tra l’altro, estende il campo della diffamazione anche ai siti internet con natura editoriale e amplia l’ambito applicativo dell’istituto della rettifica alle trasmissioni televisive o radiofoniche, alla stampa non periodica (e dunque anche ai libri) e ai siti. Viene fissato un limite massimo di 30mila euro al risarcimento del danno non patrimoniale stabilito dal giudice. E’ infine prevista una norma volta a limitare i casi di querele presentate solo come forma di pressione psicologica nei confronti dei giornalisti in vista di un risarcimento civile. Per le ‘querele temerarie’ viene infatti previsto nel testo che il giudice possa irrogare al querelante una sanzione pecuniaria da 1.000 a 10.000 euro in favore della cassa delle ammende.