1 giug – Palazzo Koch guarda al 2013, forte dei risultati dell’anno precedente, per lo meno sul versante interno. «Il 2012 è stato un anno difficile», ha sottolineato nel suo discorso durante l’Assemblea annuale il governatore di Bankitalia Ignazio Visco, ma l’istituto ha archiviato un 2012 con un utile netto di 2.501 milioni di euro. Un balzo sostanzioso, più che doppio, rispetto a 1.129 milioni di euro del 2011.
Gli interessi – Tutto merito degli interessi attivi netti che sono aumentati di 2.029 milioni (da 3.766 a 5.795), «principalmente per la maggiore consistenza media del portafoglio titoli in euro, in particolare di quello detenuto per finalità di politica monetaria». Sono poi cresciuti in misura significativa gli interessi sulle operazioni di finanziamento a più lungo termine (da 597 a 2.215 milioni)».
Le imposte – Il risultato prima delle imposte passa così dai 2.230 milioni del 2011 ai 4.428 del 2012. La tassazione a cui ha dovuto far fronte Visco? Le imposte di competenza dell’esercizio, pari a 1.927 milioni, hanno compreso sia le imposte correnti dovute all’erario sia la variazione delle attività e passività per imposte differite. «In particolare, l’Ires dell’esercizio ammonta ad un totale di 1.571 milioni, contro gli 896mila euro del 2011. L’Irap ha comportato invece un onere complessivo di 356 milioni (205 nel 2011).
Sorpresa, aumenta il personale – Alla fine dell’anno scorso i dipendenti erano 7.069, età media di 48,3 anni. Rispetto all’anno precedente il personale è aumentato di 79 unità, anche per effetto dei dipendenti neo assunti che sono stati 288. A crescere di numero sono stati in particolare i coadiutori: da 1.256 del 2011 a 1.317 dello scorso anno.
di Elisa Maiucci www.formiche.net