Legge di Natura

Lettera al giornale

famigliaGentile Direttore,
“nessuna legge fatta dagli uomini può sovvertire la norma scritta dal Creatore, senza che la società venga drammaticamente ferita in ciò che costituisce il suo fondamento basilare. Dimenticarlo significherebbe indebolire la famiglia, penalizzare i figli e rendere precario il futuro della società”. Queste le parole del Papa emerito Benedetto XVI al Congresso Internazionale promosso dalla Pontificia Università Lateranense nel febbraio 2007 sul tema “Legge morale naturale”.

La “lex naturalis” non è soltanto legge fisica che governa il mondo, ma anche legge morale. Il Papa filosofo esprime una verità inconfutabile, che, se pur enunciata nei termini di chi ha una peculiare sensibilità cristiana, coincide perfettamente con quella che può essere esposta in termini meccanicistici e biologici. Darwin insegna.

La società nasce dalla famiglia eterosessuale e la Natura non prevede vie alternative. Una ipotetica società formata da coppie dello stesso sesso si estinguerebbe senza lasciare traccia nell´arco di zero generazioni, avendo come orizzonte temporale quello della vita media di una persona. Quanto più una società si allontana dal modello naturale, tanto meno è in grado di garantirsi un futuro. Per quanto a qualcuno possa sembrare strano, ognuno di noi, quali che siano le sue inclinazioni sessuali, ha avuto una madre e un padre, ossia due genitori intesi nel senso ancora comune del termine, senza eccezioni.

Per la “lex naturalis” coppia omosessuale e coppia eterosessuale non sono equivalenti, mentre possono avere la stessa dignità di fronte al codice civile. Ma codice civile e legge di Natura sono due cose ben diverse. Il primo è frutto di convenzioni mutevoli, di patti tra individui e del libero arbitrio, la seconda è la legge che governa l´Universo. L’affidamento di bambini a coppie dello stesso sesso si configura, a mio modesto e personale avviso e a tutti gli effetti, come una sorta di “appropriazione indebita”.

La Natura prevede che i figli nascano da coppie di sesso diverso, e io credo che solo a queste debbano appartenere. Andare contro la Legge di Natura porta sfortuna, come Darwin ha ampiamente ed esaurientemente e senza ombra di dubbio dimostrato. Nello specifico, coppie dello stesso sesso risultano sterili, incapaci di perpetuare la specie.

Siamo evidentemente del tutto liberi di prendere le nostre decisioni, ma le conseguenze derivanti sono a nostro carico. La società italiana sta subendo un declino demografico non del tutto disgiunto, a mio parere, anche da un declino di tipo morale. Leggi che rendessero ancora più precaria la famiglia tradizionale, già peraltro in profonda crisi perché si vanno perdendo i punti di riferimento e le priorità sempre più si spostano dal sociale all´individuale (come se ciò non dovesse rappresentare un “boomerang” e cioè come se l´individuo non dovesse necessariamente far parte di una società e prima ancora di una famiglia), rischiano, come ha detto il Papa emerito, di minare le fondamenta della società e, per usare ancora le sue parole, di renderne precario il futuro.
Con i più distinti e cordiali saluti.

Omar Valentini