M5S, la base mette Grillo sotto accusa: “Beppe, non hai capito niente”

grillo

28 mag. – “L’Autunno Freddo e’ vicino e forse, per allora, l’Italia ‘A’ capira’ che votando chi li rassicura, ma in realta’ ha distrutto il Paese, si sta condannando a una via senza ritorno”. Cosi’ Beppe Grillo chiude il suo post di commento alle elezioni amministrative che ha visto un forte calo di consenso per il Movimento 5 stelle. Grillo mescola sarcasmo e autocritica, e attacca chi ha votato per Pd e Pdl, quella ‘Italia A’ che contrappone alla ‘Italia B’ che invece ringrazia per aver “rischiato” votando M5S. Ed e’ comunque a quella Italia la cui bandiera e’, incalza, il “teniamo famiglia” che Grillo rivolge un sarcastico “vi capisco, avete fatto bene”.
“Ringrazio tutti coloro che hanno ‘rischiato’ dando il loro voto al M5S che avra’ a seguito di queste elezioni dove si presenta in 199 comuni, in quasi tutti per la prima volta, circa 3/400 nuovi consiglieri, raddoppiando quelli attuali”, scrive, in un post scriptum, Grillo.

Nel post, aveva ammesso che “il M5S ha commesso errori, chissa’ quanti” ma evidenziando allo stesso tempo che “e’ stato l’unico a restituire, nella storia della Repubblica, 42 milioni di euro allo Stato, a tagliare lo stipendio dei parlamentari e a destinare i tre quarti di quello dei consiglieri regionali siciliani alla microimpresa”.

I candidati non erano all’altezza, il Movimento 5 stelle deve rivedere il metodo. Non sono passate nemmeno due ore e la base sul web si e’ scatenata con oltre 1000 commenti al post di Grillo ‘Vi capisco’. Quello dove il comico genovese con sarcasmo aveva contestato chi alle elezioni amministrative ha votato di nuovo per Pd e Pdl per mantenere lo status quo – accusa Grillo – e condannare “il paese ad una via senza ritorno”.

Ma la Rete si divide tra chi: la maggior parte, critica il metodo usato fin qui, vedi Alessio che, facendo il verso al titolo del post di Grillo, scrive: “Vi capisco, vi capisco. Mi sa tanto, caro Beppe, che a ‘sto giro non hai capito proprio un benemerito”. E pero’ c’e’ anche chi sprona Grillo ad andare avanti “senza guardare in faccia nessuno”. – “Basta Beppe – scrive un irritato Massimiliano da Roma – sinceramente hai stancato. La colpa e’ sempre di qualcun’altro, dei giornali, delle televisioni, di Bersani, di Berlusconi, del tempo, del sole. Hai avuto la possibilita’ di fare un governo, di avere il coltello dalla parte del manico, di avere i numeri per “ricattare” Bersani e l’hai buttata al vento. Hai buttato 9 milioni di voti relegando questo branco di 163 incapaci all’opposizione senza avere il potere di fare nulla“.

E GRILLO NEGA L’EVIDENZA: “MACCHE’ CROLLO! SONO I PARTITI I VERI SCONFITTI” “Si attacca il M5S, ossia l’unica forza politica che e’ riuscita nel tentativo di riportare i cittadini alla partecipazione politica, all’interesse per la cosa pubblica. Un italiano su due non e’ andato a votare: questa e’ la crisi, sempre piu’ profonda, della partitocrazia, e non il ‘crollo’ del M5S”. Ecco l’analisi del voto amministrativo che, almeno per ora, il blog di Beppe Grillo affida alle parole di Paolo Becchi. E’ di ieri il post del politologo di riferimento del Movimento, rilanciato su Fb dallo stesso Grillo, in cui si rileva che “si e’ tanto spesso parlato di ‘societa’ liquida’.
Ebbene, la nostra e’ una democrazia liquida, ma liquida va inteso come liquefatta. Lo sconfitto e’ il sistema dei partiti.
Lo sconfitto e’ un sistema politico che non funziona piu'”.
“‘Crollo del M5S’ e’ un titolo banale”, argomenta Becchi perche’ “tutti sapevano, per primi gli elettori e gli attivisti del MoVimento, che nelle elezioni comunali il M5S non avrebbe certo ripetuto il risultato delle politiche. Del resto, tra persone sincere questo fatto non sarebbe neppure oggetto di discussione: non c’e’ nessun rapporto tra le consultazioni politiche nazionali e le elezioni locali”. “Il problema, pero’, e’ un altro, ben piu’ profondo: perche’ dovremmo essere felici, ed esultare, di fronte al ‘crollo’ del M5S? Hanno forse vinto il Pd o il Pdl? I ‘partiti’ hanno riacquistato la fiducia dei cittadini? Di cosa dovremmo essere felici? Del fatto che un romano su due non e’ andato a votare? Di un grado di astensione che non ha precedenti? E’ sorprendente vedere come si possono leggere le notizie, come la stampa possa presentarle. Possibile che non capiscano il dato reale? Ossia – conclude – che la crisi della democrazia rappresentativa continua ad acuirsi, a farsi sempre piu’ grave”.

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