“Finora per la crescita ha fatto di più Sergio Marchionne, annunciando l’uscita di Fiat da Confindustria, del governo, che punta su una nuova linea ad alta velocità da Lecce a Trieste”.
Così Francesco Giavazzi nel suo editoriale ‘Crescita frenata da troppi monopoli’. Mi domando comunque se Giavazzi abbia mai fatto un viaggio ferroviario da Lecce a Trieste. L’editorialista sostiene che una Confindustria non esiste in Usa e non esiste più in Gran Bretagna, ma sembra esistere soprattutto in Paesi ad alta disoccupazione. Inoltre ci ricorda che “Le cinque maggiori imprese associate oggi sono monopoli, pubblici o privati: Ferrovie, Poste, Enel, Telecom, Eni. In Confindustria comandano, ma con quale credibilità rappresentano gli interessi delle mille piccole e medie imprese che tengono in piedi questo Paese? Con quale credibilità si può parlare di liberalizzazioni e privatizzazioni, dalla distribuzione di gas ed energia elettrica, alle farmacie, alle professioni?”.
Mi fermo qui, anche se ce ne sarebbe ancora per Emma Marcegaglia e le sue velleità pansindacaliste, nell’attesa della sua eventuale discesa in campo. La balda Signora non ha fatto alcunché durante il suo mandato, ormai giunto, finalmente, a scadenza. Vuol trasferire il far nulla in politica?
Si accomodi pure:non avrà il mio scalpo. Senza sminuire Giavazzi, è da una vita che Piero Ostellino sostiene le stesse cose.guglielmo donnini