18 magg – L’Italia rischia una “condizione crepuscolare” della democrazia attraverso una “oligarchia politica” che punta a fare le riforme per blindare se stessa con l’ausilio di “maschere” come quelle dei tecnici “strumenti “umilianti” per il Parlamento come la Convenzione. Lo dice il presidente emerito della Consulta Gustavo Zagrebelsky, intervistato da ‘La Repubblica’.
Quanto alla “pacificazione” di cui si parla, nei rapporti tra schieramenti, il giurista replica: “Chi di noi non e’ per la pace e la pacificazione? Ma la pace e’ esigente, molto esigente. Non puo’ essere senza condizioni. La pace e’ la conseguenza della verita’ e della giustizia. Altrimenti pacificare significa solo normalizzare”.
In particolare, Zagrebelsky prende di mira la Convenzione: ”La Costituzione, all’art. 138, prevede un procedimento lineare per mutare la Carta. Si vuole, invece, una procedura, per cosi’ dire, blindata, dapprima la Convenzione, poi il voto bloccato delle Camere: o si’, o no, senza emendamenti. Mi chiedo come possano i parlamentari accettare una simile umiliazione”.