17 MAG – E’ in corso in Croazia un’iniziativa popolare per indire un referendum che obbligherebbe il parlamento a definire nella Costituzione croata il matrimonio come ”un’unione tra un uomo e una donna”.
Dall’iniziativa ”Nel nome della famiglia”, considerata vicina alla Chiesa cattolica in Croazia, di cui ha ottenuto il diretto appoggio, e’ stato spiegato che sono stati spinti a questa proposta ”per evitare in Croazia il caso francese”, ovvero che si riconoscano un giorno i matrimoni tra gay e lesbiche. Per riuscire, l’iniziativa referendaria deve raccogliere in 15 giorni 450 mila firme, ovvero il 10 per cento dell’elettorato, e da domenica scorsa fino a ieri ne sono state raccolte 215 mila.
Gli analisti sono dell’opinione che a questo ritmo le firme necessarie saranno raccolte. In tal caso si trattera’ del primo referendum a iniziativa popolare mai proposto in Croazia. In Croazia, che dal primo luglio entrerà nell’Unione europea, il matrimonio e’ definito nel Codice della Famiglia come un’unione tra un uomo e una donna, mentre nella Costituzione non e’ in nessun modo preclusa la sua definizione. Rappresentanti del governo di centro-sinistra hanno detto di non appoggiare l’iniziativa, mentre un anno fa il premier Milanovic aveva promesso una legge speciale che riconoscerebbe le coppie omosessuali, ma il ddl non e’ ancora stato presentato.
(ANSAmed).