15 mag. – Le inegueglianze di reddito sono cresciute nei primi tre anni della crisi, dal 2007 al 2010, piu’ che nei 12 anni precedenti. Nei paesi Ocse il 10% della popolazione piu’ ricca ha un reddito 9,5 volte piu’ alto di quello del 10% della popolazione e’ piu’ povera, contro le 9 volte del 2007.
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In Italia il gap e’ 10,2 volte nel 2010 contro le 8,7 del 2007. Lo rivela l’Ocse in un’indagine nella qualle avverte che i tagli alla spesa nei paesi piu’ avanzati rischia far aumentare ancora l’ineguaglianza e la poverta’ nel prossimi anni. Inoltre l’indagine mostra che sono soprattutto i piu’ poveri i piu’ colpiti dalla crisi.
Il gap, nota l’Ocse, e’ piu’ accentuato, in paesi come il Messico, il Cile, gli Usa, Israele e la Turchia, e minore in paesi come l’Islanda, la Slovenia, la Norvegia e la Danimarca.
Questi dati, secondo il segretario generale dell’Ocse, Angel Gurria, mostrano la necessita’ “di proteggere la parte piu’ vulnerabile della popolazione, specie se i governi perseguino la necessita’ di tenere sotto controllo la spesa pubblica”.
“Occorre definire – prosegue Gurria – politiche per aumentare la crescita e l’occupazione, al fine di assicurare piu’ equita’, efficianza e inclusione. All’interno di queste politiche e’ essenziale una riforma dei sistemi fiscali per assicurare che che tutti paghino una quota equa e ricevino e beneficino degli aiuti di cui hanno bisogno”.
Tra il 2007 e il 2010, nota l’Ocse, i risparmiatori piu’ poveri tendono a guadagnare meno o a perdere di piu’ di quelli ricchi. Il 10% dei ricchi ha guadagnato piu’ del 10% dei piu’ poveri in 21 dei 33 paesi Ocse. In base ai livelli di reddito percepiti prima della crisi i poveri sono aumentati. Le tasse e gli aiuti hanno mitigato questi andamenti, ma l’impatto “e’ vario”. Tra il 2007 e il 2010 la media dei redditi al di sotto dei livelli di poverta’ e’ salito dal 13% al 14% tra i bambini, dal 12% al 14% tra i giovani ed e’ sceso dal 15% al 12% tra le persone piu’ adulte. Fino al 2010 i pensionati erano abbastanza protetti in molti paesi, mentre i lavoratori hanno subito i contraccolpi piu’ forti.
L’indice di poverta’ relativa nei paesi poveri e’ passato nei paesi Ocse dal 10,2% del 2007 all’1,1% del 2010. In Italia e’ passato dall’11,8% del 2004 al 13% del 2010. (AGI) .