Bologna, 14 ott – Popolazione, cartografia, uso e diffusione delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione. Una prima serie di dati ”aperti” – i cosiddetti open data – della Regione Emilia-Romagna e’ online: e’ attivo infatti il portale . Obiettivi, garantire una sempre maggiore trasparenza dell’amministrazione e valorizzare il patrimonio informativo delle pubbliche amministrazioni, rafforzando l’accessibilita’ e la partecipazione.
Quello degli open data e’ un approccio secondo cui certi dati vanno resi pubblici senza restrizioni legate al diritto d’autore, brevetti o altri meccanismi di controllo; dati liberi, quindi, e in un formato leggibile e processabile da un calcolatore. L’open data offre cosi’ a ”sviluppatori” e altri soggetti (imprese, associazioni, privati cittadini) libero accesso ai dati in formati usabili e ri-usabili, con l’opportunita’ di utilizzarli in un modo nuovo e innovativo. La pratica dei ”dati aperti” ha trovato applicazione in vari Paesi, a partire da Stati Uniti e Inghilterra, e in Italia in diverse citta’, enti e istituzioni.
”La pubblica amministrazione crea, gestisce e mantiene immense quantita’ di informazioni, che possono essere valorizzate dalla societa’ civile e dalle organizzazioni private – ha commentato l’assessore alle Reti di infrastrutture immateriali della Regione Emilia-Romagna Alfredo Peri – . La strategia e’ quella dell”apertura’: rendere cioe’ riutilizzabili e diffusibili i dati della pubblica amministrazione, cooperando con tutti i livelli delle organizzazioni pubbliche e con tutti i soggetti, formali e informali”.
asca