6 magg – Dopo l’intervento francese in Mali, che ha costretto i miliziani di al Qaida a lasciare il Paese, la Libia è diventata la principale base dell’organizzazione terroristica nella regione. E’ quanto ha dichiarato un alto funzionario dell’intelligence libica al Daily Beast.
“La Libia è diventato il quartier generale di Al Qaida nel Maghreb islamico (Aqmi)”, ha detto la fonte, riferendo di tre nuovi campi dei terroristi aperti nelle ultime settimane nel sud del Paese.
Fonti occidentali non hanno voluto commentare la minaccia posta dai jihadisti, sottolinea oggi il quotidiano Usa, ricordando però come la scorsa settimana sia stato invece il Presidente del Ciad, Idriss Deby, a denunciare l’inerzia del governo di Tripoli contro i combattenti, accusati di usare la Libia come terreno di addestramento delle nuove reclute, minacciando così la sicurezza della regione. Accuse respinte dal governo libico, che ha smentito l’arrivo dal Mali dei jihadisti.
Sempre secondo una fonte dell’intelligence libica, dopo l’attacco dello scorso settembre al consolato Usa di Bengasi, un numero crescente di jihadisti libici sarebbe passato proprio sotto il comando di Aqmi. Secondo la fonte, lo stesso attacco contro il consolato americano non sarebbe stato ordinato o progettato direttamente da Aqmi, ma l’organizzazione terroristica avrebbe avuto un ruolo nella decisione di colpire l’obiettivo statunitense. Decisione presa da un comitato di leader jihadisti egiziani e libici e che ha visto coinvolte “cellule radicali di diverse milizie rivoluzionarie di Bengasi”. tiscali