Boldrini: ‘Si è abbassata troppo la guardia su rigurgiti fascismo’. E…del comunismo no?

Il presidente della Camera Laura Boldrini con il sindaco di Arcevia, Andrea Bomprezzi, durante la commemorazione dell'eccidio nazista di Monte Sant'Angelo, 05 maggio 2013.ANSA/CRISTINA MORBIDUCCIROMA, 06 Maggio 2013 – La mancanza di lavoro è il principale nemico della libertà. Proprio nei periodi di maggior crisi economica, come insegna la nascita del fascismo e del nazismo, si possono creare “le condizioni per il sostegno popolare ad avventure autoritarie di vario genere”. Laura Boldrini indica la sua “ricetta” per fronteggiare la crisi e i rischi involutivi che può portare: lavoro prima di tutto, rispetto dei diritti civili, lotta alla violenza alle donne. Quando la crisi sociale produce disoccupazione e quest’ultima disperazione, si può ripetere quanto già accaduto, ha detto la Presidente della Camera intervenendo ad Arcevia (AN) nell’anniversario dell’eccidio nazista di Monte S. Angelo dove 70 tra partigiani e civili fuorono uccisi nel maggio del 1944. “La violenza che nasce dalla crisi – ha aggiunto successivamente a Venezia- è un tema da prendere con molta serietà” perché la crisi”esaspera gli animi e fa saltare i rapporti di coppia tra uomo e donna. La violenza contro le donne aumenta anche quando gli uomini perdono il lavoro e quando perdono il loro ruolo”.

E la Presidente della Camera ha chiesto al Parlamento di discutere su “misure preventive ad apportare aiutando così la coppia a superare i momenti difficili”. “Per questo il lavoro è la priorità assoluta. Per una esigenza di giustizia sociale, certo,ma anche per difendere e rafforzare la democrazia”, sottolinea la Boldrini. Insomma democrazia e lavoro sono un binomio inscindibile e la libertà, anche quella dal bisogno,”va continuamente conquistata. Questa è oggi la principale missione delle istituzioni per ridurre la distanza con il Paese, grande, profonda; per non tradire il sacrificio di chi ci ha consegnato la democrazia”.

E il richiamo della Presidente della Camera collega la lotta contro il nazifascismo e la libertà e la lotta alla povertà portata dalla guerra. La democrazia quindi è un “dono che va difeso”, non ci è arrivata per caso: c’é chi ha rischiato la vita per consegnarci questo dono. E questo dono va custodito” perché anche se la Costituzione condanna l’apologia del fascismo, “agiscono ancora,e non sempre nell’ombra,gruppi che si richiamano al fascismo e ala nazismo”. La Boldrini ha chiesto con determinazione che si rilanci l’occupazione a cominciare da quella delle donne che è “una delle più basse d’Europa” visto che hanno un lavoro solo il 47 per cento delle donne.

Altri temi toccati, intervenendo a Venezia ad una serie di incontri, sono stati quelli delle unioni civili. “L’Italia è una dei pochi Paesi che non ha ancora una regolamentazione su questo tema”, ha notato il Presidente della Camera. Ecco perché il Parlamento – ha spiegato – deve fare una sera riflessione su questo tema. Tra le “ricette” proposte oggi dal Presidente della Camera anche quella sul limite che si dovrà porre sull’uso del corpo femminile nella pubblicità in Italia. “Le multinazionali fanno questa pubblicità con le donne solo in Italia e non in altri Paesi. Una donna oggettivizzata, resa cioè oggetto,la si tratta come si vuole e la relativa violenza è a un passo”.