Imu: “Caro Berlusconi, non ti credo un mancatore di parola”

berlusconiRoma 04 Maggio 2013 – Riceviamo e pubblichamo – Ho preso carta e penna ed ho scritto a Silvio, perchè mi sento tradito da un Berlusconi che manca alla parola data e che fa mancare credibilità al Presidente del Consiglio proprio mentre tratta con l’Europa per un allentamento del rigore. Chi tradisce i propri impegni per miseri calcoli di potere ha tutto il mio disprezzo. Questa la lettera: “Caro Presidente, non puoi subito dopo il discorso di Napolitano che richiama tutti alla necessità di superare le richieste dei singoli partiti per mettersi al servizio del Paese, fare delle minacce di “staccare la spina al Governo” su una questione come l’IMU, dopo aver votato la fiducia al Governo che aveva fatto precise dichiarazioni sull’IMU, come riportato da me nel testo. Non ti credo un MANCATORE DI PAROLA”. Grazie e cordiali saluti da Carlo Violati

A questo proposito vorrei portare alla vostra attenzione un articolo di Tommaso Masetto su questo tema.:
“La prima vera prova di questo governo è l’abolizione dell’Imu. Per il Pd si deve sorvolare, il Pdl ne ha fatto ormai una battaglia ideologica. La giornata di ieri ha avuto come tema centrale proprio questo argomento come primo vero scontro, con la stampa, dai giornali al web, che cercavano, in tutte le salse, di analizzare le ipotesi, probabili o improbabili, poter evitare questo salasso. Ma cosa c’è di realmente concreto? Ci sono le parole del Presidente del Consiglio incaricato Enrico Letta e quelle dell’altro presidente, di partito, Silvio Berlusconi. I due hanno avuto un battibecco a distanza.
Berlusconi non abbandona l’idea di eliminare la tassa, anzi è quasi certo che verrà abolito e che i cittadini riavranno i soldi indietro. “Certo che sono fiducioso sia sull’abrogazione dell’Imu” per il 2013, sia ”per la restituzione” di quello del 2012. ”Abbiamo preso un impegno con i nostri elettori su questo e intendiamo rispettarlo. Non potremmo essere parte di un governo che non attuasse queste misure, ne’ lo sosterremmo dall’esterno”, ha detto ieri Berlusconi arrivando in Senato. Invece il Presidente Letta ha detto: “Sull’Imu vale quello che ho detto in aula qui al senato, ho usato parole molto chiare”. E cosa aveva detto? Che bisogna “superare l’attuale sistema sulla tassazione” per la prima casa “intanto da subito con lo stop sui pagamenti di giugno” per permettere al Parlamento di attuare una “riforma complessiva” del sistema di imposte”.
E questo è il discorso di Letta:
“Ecco perché la riduzione fiscale senza indebitamento sarà un obiettivo continuo e a tutto campo. Anzitutto, quindi, ridurre le tasse sul lavoro, in particolare su quello stabile e quello per i giovani neo assunti. Poi una politica fiscale della casa che limiti gli effetti recessivi in un settore strategico come quello dell’edilizia, con includere incentivi per ristrutturazioni ecologiche e affitti e mutui agevolati per giovani coppie. E poi bisogna superare l’attuale sistema di tassazione della prima casa: intanto con lo stop ai pagamenti di giugno per dare il tempo a Governo e Parlamento di elaborare insieme e applicare rapidamente una riforma complessiva che dia ossigeno alle famiglie, soprattutto quelle meno abbienti.”
E’ su questa dichairazione del Presidente incaricato che il Pdl ha dato la fiducia al governo, e non è serio smentirla poco dop come ha fatto Berlusconi…..
Carlo Violati