1 magg – “Attacchi razzisti inaccettabili, ma purtroppo già sperimentati sulla propria pelle da molti stranieri in Italia, tra i quali tanti medici. Episodi che registriamo con maggiore frequenza al Nord”.
Commenta così Foad Aodi presidente dell’Amsi (Associazione medici stranieri in Italia) la brutta pagina dei pesanti insulti alla neo ministra per l’Integrazione, Cécile Kyenge, presa di mira soprattutto sul web con irripetibili commenti.
“Ci stringiamo a fianco della nostra ministra e respingiamo gli ignobili attacchi”, dice Foad Aodi all’Adnkronos Salute. “Vogliamo fare sentire la nostra solidarietà a Cécile Kyenge, come collega e come cittadina di origine straniera”, aggiunge il presidente dell’Amsi, associazione con la quale la neoministra ha collaborato. “Purtroppo da anni molti medici stranieri subiscono in silenzio questo tipo di trattamento. E’ un film già visto. Non sono rare le segnalazione di pazienti che si rifiutano di farsi curare da un medico di colore”, dice Aodi secondo il quale è quanto mai necessario far crescere la cultura dell’integrazione in Italia.
Gli extracomunitari partecipano ai concorsi di specialità medica in regime di privilegio
“La ministra Kyenge dovrà lavorare con tutte le componenti sociali e far comprendere che la sua attività è necessaria soprattutto al bene comune dell’Italia“, conclude Aodi che si augura che la nomina della ministra, apprezzatissima dell’Amsi, “non resti un episodio isolato ma sia parte di un processo che faccia crescere davvero nel Paese la cultura dell’integrazione come antidoto del razzismo”. adnk