30 apr – Il tunisino capo della cellula islamista che progettava la strage sul Toronto-New York protesta contro la giustizia canadese che, a suo dire, non ha validità.
Nell’aula del tribunale di Montreal, Chiheb Esseghaier, ha contestato il giudice, ha rifiutato l’avvocato difensore e ha tenuto una specie di comizio affermando che il giudizio della corte su di lui non può valere:
“Tutte le conclusioni della corte sono basate sul codice penale che non è il libro santo (il Corano) ed è scritto da esseri imperfetti. Dunque è assurdo fondare dei giudizi su tale codice”.
E pensare che Chiheb, ricercatore universitario, era considerato tranquillo e moderato…
Di fatto, comunque, la sua “lezione” di diritto si rifà al ragionamento fatto dai musulmani inglesi che per una vasta casistica di questioni di rilevanza penale hanno ottenuto la possibilità di regolaresele tra loro in speciali tribunali sottoposti alla legge coranica e non a quella britannica.
Qui però si tratta di tentata strage.
Ah, buono a sapersi. Se un giorno mi arresteranno e sarò processato con un’imputazione qualsiasi, chiederò, per “par condicio” d’essere giudicato non in base alla Legge italiana ma in base al Regolamento Interno della mia squadra di calcetto a 5… Se vale per questo qui, deve necessariamente valere anche per tutti!