Buenos Aires, 19 apr. – Un milione di argentini sono scesi in piazza contro il governo in una delle piu’ grandi manifestazioni di protesta degli ultimi anni. La dimostrazione pacifica nella capitale Buenos Aires ha visto la partecipazione in prevalenza di componenti della classe media, sfiancati da un’economia in costante peggioramento e delusi dalla gestione della presidenta Cristina Fernandez de Kirchner.
Con pentole e padelle in mano, tipica modalita’ di protesta sudamericana, in molti hanno urlato la loro rabbia contro l’inflazione, arrivata ormai al 25% annuo, una delle piu’ alte al mondo, ma anche l'”arroganza” e le “bugie” della Kirchner, accusata di essere sempre piu’ anti-democratica.
Nel mirino dei manifestanti, infatti, ci sono anche la sua proposta di riforma del sistema giudiziario, che secondo alcuni le permetterebbe di nominare giudici a lei piu’ vicini, e una legge sui media, pensata in primo luogo per indebolire il Grupo Clarin, impero mediatico a lei avverso. Sulla riforma giudiziaria la settimana scorsa e’ arrivato il parere contrario anche di un’associazione di vescovi cattolici che ha messo in guardia da un disegno che potrebbe “indebolire la democrazia”.
Il mandato della Kirchner si conclude nel 2015.
La capitale argentina e’ sempre stata un bastione dell’opposizione alla presidenta, che insieme al marito Nestor Kirchner, governa il Paese da oltre dieci anni. Oltre a Buenos Aires, manifestazioni minori si sono tenute in altre zone del Paese. La presidenta, tuttavia, era all’estero, volata in Peru’ per un summit regionale diretto a sostenere la vittoria del venezuelano Nicolas Maduro dopo le contestate elezioni presidenziali. (AGI) .