17 apr. – Il debito degli enti locali della Cina è andato fuori controllo e minaccia gravemente la stabilità finanziaria del gigante asiatico: a rilanciare questo nuovo allarme sul Dragone è il Financial Times, che in apertura dell’edizione odierna riporta il monito di una delle maggiori società di consulenze finanziarie e auditing cinesi, la ShineWing.
Il numero uno Zhang Ke ha riferito di aver interrotto i collocamenti di titoli emessi da enti locali, dopo che nello svolgere delle consulenze proprio su questo genere di emissioni “ci siamo resi conto che sono pericolose. Così ci siamo chiamati fuori”. La rilevanza della vicenda deriva dalle sue dimensioni.
Complessivamente si stima che i titoli emessi dalle varie autonomie locali cinesi, regioni, città, cittadine e province raggiunta tra 10.000 e 20.000 miliardi di yuan, ovvero tra 1.600 e 3.200 miliardi di dollari, dice il FT, l’equivalente del 20-40 per cento del Pil della Cina, seconda maggiore economia globale. Titoli emessi a ritmi crescenti negli ultimi mesi.
Nel primo trimestre ne sono stati emessi per 283 miliardi di yuan, più del doppio rispetto ad un anno prima, e per lo più servono a coprire spese di ordinaria gestione. Secondo Zhang infatti questi fondi vengono prevalentemente usati dagli enti locali per effettuare rifacimenti stradali o opere simili, che difficilmente generano elevati rendimenti a differenza degli investimenti infrastrutturali veri e propri. Si è così creato un pericoloso circolo vizioso: “L’unica cosa che possono fare per ripagare i vecchi debiti è fare nuovi debiti”. (TMNews)