Euroscetticismo in aumento, grattacapi in vista per la Ue

no_euro

STRASBURGO, 15 APR – Il partito anti-euro che nasce in Germania. L’affluenza minima alle prime elezioni europee della storia nella Croazia che il primo luglio diventera’ il 28/o paese dell’Unione europea. Dopo la vittoria grillina in Italia, cresce in tutta la Ue l’onda euroscettica.

A poco piu’ di un anno dalla fine della legislazione e dalle elezioni che rinnoveranno il Parlamento europeo, monta la preoccupazione per la disaffezione popolare verso l’intero progetto. Le bandiere europee bruciate in Grecia l’estate scorsa sono state il primo segnale. Poi sono arrivate le elezioni italiane. Ed in Croazia appena il 20,7% e’ andato alle urne per scegliere i 12 deputati che dall’estate prossima siederanno nel Parlamento europeo. ”Colpa di una imprudente scelta di data” minimizza il capogruppo del Ppe, Joseph Daul, mentre fonti dei ‘popolari’ sottolineano anche il taglio drastico dei rimborsi elettorali, con la conseguenza che di fatto non si e’ fatta campagna elettorale.

Ma piu’ preoccupante e’ il segnale arrivato da Berlino, dove ieri e’ stato fondato ‘Alternative fuer Deutschland’, il partito che si presentera’ alle politiche di settembre puntando sulla dissoluzione ”ordinata” della moneta unica. Guidato da Bernd Lucke, economista cinquantenne cresciuto nella Cdu della Merkel, lo Afd punta a canalizzare lo scontento e a mettere sotto scacco i ”vecchi partiti pietrificati e logori”. Nella Germania che per gran parte del resto d’Europa ha sbagliato ad insistere sul rigore a tutti i costi, il partito anti-euro punta su una chiusura ancora piu’ netta verso quel concetto di solidarieta’ europea che e’ stato alla base del segno dei padri fondatori.

”Volete che le vostre tasse siano usate per finanziare la Grecia? Volete pagare per un Paese in cui l’evasione è sport nazionale, e la corruzione un’abitudine?” ha chiesto ieri Lucke ai suoi ptenziali elettori.

Ufficialmente lo Afd punta ad un risultato elettorale in doppia cifra. La maggior parte degli osservatori si aspetta che non arrivera’ a superare lo sbarramento del 5%. ”Fara’ piu’ clamore che voti” dicono fonti del Ppe. Per l’analista politico Wolfgang Novak, citato dal New York Times, ”non ha bisogno di arrivare al 5% per rendere la vita difficile alla Merkel” perche’ e’ sulla Cdu della Cancelliera che lo Afd fa la sua corsa. Per Martin Schulz, il socialdemocratico tedesco e presidente del Parlamento europeo, ”la proposta dello Afd e’ basata sulla paura del futuro” mentre ”la verita’ e’ che l’euro e’ una moneta forte che fa l’interesse della Germania e tui tutta l’Europa”.

Ma quello di Schulz e’ un messaggio che stenta a passare, nel grande pubblico. Per il vicepresidente vicario del Parlamento, il Gianni Pittella che si e’ candidato alla segreteria del Pd, i segnali arrivati da Croazia e Germania sono infatti semplicemente la ”dimostrazione, dopo il voto in Italia e in Grecia, del vento di ostilità verso questa Europa che punta su una austerità cieca e sorda senza alcuna attenzione ai problemi sociali”. Con il rischio, avverte, che ”se non si raddrizza il timone” nel prossimo Parlamento europeo ”sara’ cospicua la presenza di forze antieuropee’. (ANSA)