Cairo, esercito spara contro manifestanti cristiani copti: è carneficina

Incidenti sono scoppiati durante la protesta di migliaia di copti in due  zone della capitale

Ultime notizie portano a 22 il numero dei morti negli scontri tra copti ed esercito al Cairo: 18 sarebbero i manifestanti e 4 i militari uccisi, in circostanze ancora poco chiare. Gli incidenti non sono avvenuti solo davanti alla sede della tv di Stato ma anche nel quartiere vicino di Shubra.

Da notizie apprese successivamente sembra che, mentre i soldati sparavano in aria per disperdere alcune migliaia di manifestanti radunatisi sul lungo Nilo davanti al palazzo ‘Maspero’, sede della tv di stato, tra i manifestanti qualcuno avrebbe sparato contro di loro. Dal gruppo dei dimostranti sarebbero partite anche bottiglie molotov e lanci di pietre contro i soldati. Un mezzo della polizia è stato incendiato. Fino a questo momento però non ci sono ricostruzioni ufficiali degli scontri.

“Ci hanno assalito, poi hanno sparato”, dicono i copti.
“La protesta era pacifica. Volevamo tenere un sit-in, come sempre. Poi siamo stati attaccati e un veicolo militare è passato sopra un marciapiede, schiacciando almeno 10 persone. L’ho visto io”. Lo ha raccontato Essam Khalili, tra i dimostranti cristiani copti scesi in piazza al Cairo. Altri testimoni hanno confermato il suo racconto e aggiunto che poi i soldati hanno aperto il fuoco sui dimostranti.

3.000 MUSULMANI E COPTI INSIEME A PIAZZA TAHRIR – Circa tremila musulmani e copti si sono radunati insieme in piazza Abdel Moein Ryad, all’ingresso di piazza Tahrir dalla parte del Museo Egizio – riferiscono fonti giornalistiche – per scandire slogan sull’unità tra i fedeli delle due religioni.

“Musulmani e copti, una sola mano” é uno degli slogan ripresi dai primi giorni della rivoluzione del 25 gennaio e scandito a gran voce dai partecipanti alla riunione, mentre sono ancora in corso incidenti tra copti e esercito sul LungoNilo, davanti alla tv di stato.