Omicidio Udine: il mistero del bancomat. Cade la pista sessuale

udine10 apr. – Le due ragazzine che hanno ucciso il pensionato perche’ – dicono – voleva violentarle, hanno fatto un prelievo con la carta bancomat della vittima durante la fuga. Lo si apprende in ambienti investigativo-giudiziari. Il prelievo fa ritenere che le adolescenti potessero conoscere il codice della carta. Il bancomat sembra fosse custodito nel portafogli. Negli ultimi tempi, secondo quanto si e’ appreso, sarebbero stati numerosi i prelievi effettuati.

Accertamenti saranno compiuti nell’ambito delle indagini per verificare dai filmati delle telecamere degli istituti di credito dove sono stati compiuti prelevamenti con il bancomat di Sacher, prima della sua morte, se ad effettuare l’operazione sia stato l’uomo stesso o altre persone. Lo ha anticipato il procuratore capo della Procura dei minori a Trieste, Dario Grohmann, confermando che “dopo la morte di Sacher e’ stato fatto un prelievo con la sua carta”.

L’uomo aveva una certa disponibilita’ economica, elemento che, insieme con altri aspetti della persona e del suo rapporto con le adolescenti, sposta l’asse delle indagini dal movente sessuale ad altri di natura diversi, tra i quali quello della pista economica. “Fin da subito non ci siamo limitati all’ ipotesi dell’aggressione sessuale”, ha specificato il procuratore Grohmann ribadendo che, al momento, “non ci sono elementi per sostenere che ci sono altri soggetti coinvolti”.

SEQUESTRATE LE PAGINE FACEBOOK RAGAZZINE

Le pagine Facebook delle due quindicenni udinesi sono state poste sotto sequestro dagli investigatori. Con ogni probabilita’ verra’ nominato un consulente incaricato di analizzarle alla ricerca di indizi utili per ricostruire la vicenda, almeno nei suoi possibili contorni. Da quanto si e’ appreso, una delle due ragazze avrebbe usato il social network con grande assiduita’. Gli investigatori ritengono che le due adolescenti possano aver affidato al loro diario on-line pensieri e confidenze che potrebbero essere utili alle indagini.