26 mar – ”Di fronte alla drammatica situazione dell’economia italiana, e’ irresponsabile dividersi su interpretazioni contabili, Il quadro e’ chiaro: il governo italiano puo’ da subito sbloccare 56 miliardi per ridare ossigeno alle imprese e all’economia, Non c’e’ piu’ tempo da perdere”.
Lo afferma in una nota il vice-presidente vicario del Parlamento europeo, Gianni Pittella. ”Sulla questione dei pagamenti alle imprese e’ stata fatta molta confusione ed e’ opportuno puntualizzare alcune questioni per evitare false polemiche che indeboliscono l’Italia a Bruxelles e in Europa – spiega Pittella – e sui 70 miliardi di debiti delle pubblicazioni amministrazioni nei confronti delle imprese, l’ 80% (56 miliardi) sono spese correnti gia’ contabilizzate e riguardano quindi il debito pubblico italiano,.
A livello europeo, l’Italia non e’ sottoposta ad alcuna procedura per debito eccessivo e puo’ pertanto ricorrere a fattori mitiganti, per rimborsare questi 56 miliardi di debiti non vi sono quindi problemi”. Il 20% dei debiti da rimborsare, continua Pittella, ”riguardano invece le spese per investimenti non contabilizzate che rientrano nel calcolo del deficit. L’Italia e’ sottoposta a procedura per deficit eccessivo, in questo caso non valgono quindi i fattori mitiganti e i margini di manovra per i rimborsi sono piu’ limitati”.
”Lo Stato – suggerisce Pittella – puo’ quindi rimborsare senza alcun problema 56 miliardi di debiti mentre per gli altri 14 miliardi vi sono due soluzioni: 1) chiedere un anno di proroga per quanto riguarda il rispetto dell’obiettivo del deficit al 3 % (come hanno gia’ fatto altri Stati membri) e 2) spalmare su piu’ anni il rimborso di questi debiti di modo che si rispetti ampiamente l’obiettivo di bilancio per il 2013”.