16 mar – La crescita della produttività in Italia è al palo, ai minimi fra i ‘Big’ dell’Eurozona come Germania, Francia, Spagna, mentre crescono a un tasso simile gli stipendi. Lo ha mostrato, attraverso dei grafici appena pubblicati dalla Bce, il presidente Mario Draghi durante un intervento ieri sera al Consiglio Ue.
La BCE prima appicca incendi e poi fa finta di spegnerli
I Paesi con problemi pressanti di competitività “devono riformare i contratti di lavoro”. Lo ha detto il presidente della Bce, Mario Draghi, ai leader europei riuniti ieri sera a Bruxelles secondo le slide pubblicate dall’Eurotower.
Spagna e Italia sono i due Paesi, fra le quattro maggiori economie dell’Eurozona, dove il credito delle banche alle imprese ha subito la frenata più forte dal 2010 ad oggi. E’ quanto si legge nelle slide che ieri il presidente della Bce, Mario Draghi, ha presentato ai leader riuniti al Consiglio europeo. Il tasso di crescita annuo dei rpestiti è precipitato a -8% in Spagna sceso a quasi -3% per l’Italia (cresceva di oltre il 4% fino all’estate 2011), restando invece positivo in Francia e Germania
Sono ripresi i lavori del Consiglio Europeo ai quali non partecipa il premier Mario Monti, tornato in Italia per partecipare all’insediamento delle camere. I capi di stato e di governo dedicheranno questa seconda giornata alle relazioni con la Russia, ma la Francia e la Gran Bretagna tenteranno anche di convincere i loro colleghi della necessità di togliere l’embargo per fornire le armi ai ribelli siriani. Sul tappeto resta anche la preoccupazione per la situazione in Ungheria. Ieri il presidente del parlamento europeo Martin Schulz aveva indicato come “opportuno” che i leader europei affrontassero il tema col premier Viktor Orban.