15 mar. – L’ondata di eccezionale gelo che ha investito i Balcani, con un morto registrato in Bulgaria per il gran freddo e un altro nel Kosovo, ha colpito in particolare l’Ungheria, dove ha costretto le autorita’ magiare a schierare addirittura i carri armati per contrastare le nevicate e le bufere di vento che hanno isolato decine di citta’ e villaggi, bloccando altresi’ gran parte delle arterie automobilistiche del Paese: per raggiungere le localita’ sommerse dalla neve, e per trarre in salvo i passeggeri di centinaia tra vetture, pullman e camion, l’unica soluzione e’ stata appunto il ricorso ai mezzi corazzati dell’Esercito, i soli in grado di aprirsi la strada tra cumuli alti anche piu’ di un metro, e di resistere a raffiche in grado di raggiungere una forza di oltre 100 chilometri l’ora.
Secondo quanto riferito da Marton Hajdu, “la situazione e’ particolarmente critica sull’autostrada M1”, che collega Budapest a Vienna: “La maggior parte delle persone intrappolate a bordo dei veicoli sono li’ ormai da diciotto-venti ore consecutive”, e molti hanno esaurito le scorte di cibo e bevande. Per il fine settimana il bollettino meteorologico alimenta il pessimismo, con le temperature notturne previste in ulteriore calo, da 5 a persino 15 gradi centigradi sotto lo zero.
Nella regione ammontano nel complesso a circa duecentomila gli utenti ungheresi, bulgari e slovacchi privi di elettricita’. Piogge torrenziali sono inoltre segnalate in Serbia e Bosnia-Erzegovina.