14 mar. – Lo hanno inseguito fino a raggiungerlo: poi a quel punto lo hanno colpito. Al corpo, alle gambe, alla testa: senza nessuna pieta’. Decine di coltellate che hanno lasciato in una pozza di sangue un nordafricano: inutile il soccorso di una passante, che ha avvolto la sua sciarpa attorno alla coscia dello straniero, nel tentativo di fermare l’emorragia.
L’uomo, un clandestino senza documenti e ancora senza nome, e’ morto poco dopo. Un agguato in piena regola a Parma nel Parco Falcone e Borsellino: si cercano quattro extracomunitari, notati da un testimone durante l’omicidio e poi fuggire.
Nello stesso punto, appena tre mesi fa, un’altra mattanza costo’ la vita a Mohamed Ali Oun, un tunisino di 33 anni ucciso nella notte di Santa Lucia. Un regolamento di conti allora come, probabilmente, stavolta nell’ambito del controllo dello spaccio: uno sgarro pagato con la vita a pochi metri dal Palaciti dove le ragazzine vanno ad allenarsi a basket e la gente fa fare due passi al cane.
Inutile la fuga della vittima, un giovane all’apparenza di poco piu’ di 20 anni: i suoi sicari, a quanto raccontato dalla testimone che ha cercato di aiutarlo, e’ stato rincorso dai suoi carnefici e colpito ripetutamente. La donna, attirata dalle urla strazianti del nordafricano, e’ corsa ad aiutarlo, chiamando immediatamente il 118: ma non c’e’ stato nulla da fare. L’arteria femorale squarciata da una delle lame non gli ha lasciato scampo. Dei carnefici nessuna traccia: indaga la polizia, mentre la citta’ ora chiede a gran voce maggiore sicurezza.(AGI) .