Caso Berlusconi: Vietti: rispetto per dignita’ toghe e politica

Silvio Berlusconi al momento si trova ancora ricoverato all’ospedale San Raffaele di Milano. I suoi medici stanno valutando le sue condizioni per capire se dimetterlo o meno.”Non sono ancora in grado di dirlo”, ha spiegato all’ANSA Alberto Zangrillo, suo medico personale.

vicepresidente del Csm Michele Vietti
vicepresidente del Csm Michele Vietti

VIETTI, RISPETTARE DIGNITA’TOGHE E POLITICA Il presidente della Repubblica “ha rivolto un appello, che faccio mio, al rispetto effettivo del ruolo e della dignità tanto della magistratura quanto delle istituzioni politiche e delle forze che la rappresentano”. Lo ha detto il vicepresidente del Csm Michele Vietti riferendosi ai contenuti dell’incontro di ieri con il Capo dello Stato.

E ancora: ‘Il Csm riafferma il proprio ruolo di garante dell’autonomia e dell’indipendenza della magistratura”. Sono “gravi” la “vicende accadute”, ma “per senso di responsabilità, accogliendo l’invito del suo presidente, il Csm evita qualunque commento”.

Lo ha sottolineato il vicepresidente del Csm Michele Vietti, in apertura del Plenum, in merito alla vicenda della manifestazione del Pdl al Tribunale di Milano. Il testo che ha letto Vietti è stato oggetto di un confronto tra tutti i gruppi presenti al Csm prima dell’apertura del plenum. Il vicepresidente del Csm ha esordito richiamando alcune dichiarazioni di ieri del capo dello Stato, il quale – ha ricordato – “ha espresso il suo vivo rammarico per il riaccendersi di tensioni e contrapposizioni tra politica e giustizia.

Rammarico, in particolare, per quanto è accaduto l’altroieri ed è sfociato in una manifestazione politica senza precedenti all’interno del palazzo di giustizia di Milano”. Vietti ha poi richiamato l’incontro di ieri tra il capo dello Stato e il comitato di presidenza del Csm e “l’ampio scambio di vedute” che c’é stato.

Infine, ha ricordato il passaggio in cui il capo dello Stato “ha indicato nel più severo controllo di legalità un imperativo assoluto per la salute della Repubblica, da cui nessuno può considerarsi esonerato in virtù dell’investitura popolare ricevuta”. Dopo l’intervento di Vietti non c’é stato alcun dibattito al Csm. D’altra parte i laici del Pdl avevano già fatto sapere che, in caso contrario, sarebbero usciti dall’aula Bachelet.

MIGLIAVACCA, SE ATTI FONDATI SI’ PD AD ARRESTO – “Se gli atti fossero fondati penso proprio di sì”. Così Maurizio Migliavacca, coordinatore della segreteria nazionale del Pd, risponde a Sky Tg24 alla domanda se il partito di Bersani voterebbe a favore in Senato di un’eventuale richiesta di arresto di Silvio Berlusconi. “Dovremmo vedere le carte. Noi abbiamo un atteggiamento rispettoso di atti della magistratura che fossero corretti”, conclude