Washington, 9 mar. – Site monitoring service, il sito privato di monitoraggio della jihad con base a Washington, ha pubblicato una foto che mostra un uomo con un’arma da fuoco con vicino alcuni corpi apparentemente senza vita. L’immagine introduce la notizia dell’annuncio da parte di Ansaru dell’uccisione dei sette ostaggi impiegati della Setraco in Nigeria, tra cui l’italiano Stefano Trevisan, notizia ancora non ufficialmente confermata. Site rappresenta un contributo privato alla lotta anti-terrorismo e ha collaborato piu’ volte con il governo Usa. Il direttore e’ Rita Katz, esperta di jihadismo di origine irachena. Ansaru, il gruppo estremista nigeriano, aveva annunciato sul proprio sito di aver ucciso i sette ostaggi di religione cristiana rapiti nel nord della Nigeria. Oltre a Trevisan tre libanesi, un britannico e un filippino. Nel comunicato Ansaru sosteneva di aver ucciso i sette ostaggi per via di un tentato blitz delle forze nigeriane e britanniche. Ieri il portaoce dell’esercito nigeriano Sagir Musa, aveva fatto sapere di aver attaccato la zona di Maiduguri dove si trovavano gli uomini di Boko Haram, di aver ucciso 20 islamisti e arrestati altri 25. Ansaru, fondato nel 2012, e’ un ala del gruppo estremistico Boko Haram. L’organizzazione jihadista e’ diffusa nel nordest del Paese ed e’ responsabile di numerosi attacchi nei confronti della comunita’ cristiana.
FARNESINA, VERIFICHE IN CORSO SU OSTAGGIO ITALIANO
La Farnesina non conferma l’uccisione dell’ostaggio italiano in Nigeria.
Fonti del ministero fanno sapere che ci sono “verifiche in corso con l’Unita’ di crisi, le autorita’ locali e tutte le istituzioni coinvolte.
FORZE SPECIALI SMENTISCONO BLITZ PER LIBERARE OSTAGGI
“Non c’e’ stato nessun blitz militare nell’area dove sarebbero in ostaggio i dipendenti della Setraco”, afferma all’Agi un’autorevole fonte dei servizi di sicurezza nigeriani. La risposta delle autorita’ locali smentisce dunque la rivendicazione dei terroristi di Ansaru con la quale hanno affermato di aver ucciso Trevisan e gli altri sei ostaggi come ritorsione a un presunto blitz delle forze speciali nigeriane e britanniche per liberare i rapiti. Allo stesso tempo, la fonte non e’ in grado di confermare o smentire la notizia dell’uccisione degli ostaggi. La fonte, comunque, invita a “trattare con molta cautela notizie del genere, soprattutto quando di difficile verifica e divulgate da siti discutibili che compaiono e scompaiono nell’arco di 24 ore”.(AGI) –