Squinzi: l’Italia agreste e bucolica di Grillo non darà posti di lavoro

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6 mar . “Tornare al voto sarebbe uno shock, e non e’ realizzabile in tempi ristretti”: farlo poi “con la stessa legge elettorale forse potrebbe non essere risolutivo”, avverte il presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi.

C’è una tempesta perfetta, siamo tutti sulla stessa barca, bisognerebbe cominciare a remare tutti nella stessa direzione”. “Non abbiamo il Papa, ma comportiamoci comunque da cristiani”, ha proseguito poi il leader di Confindustria. “Cerchiamo di essere – ha sottolineato il presidente di Confindustria – tutti uomini di buona volontà che cercano di fare le cose necessarie per far ritrovare la crescita al Paese, indipendentemente dalle appartenenze politiche e dalla collocazione nei diversi gruppi parlamentari”.

“Penso che davvero – ha aggiunto Squinzi – bisognerebbe unire le forze e rimettere al centro di tutti gli sforzi del Paese l’economia reale, perché sono convinto che tanti dei problemi che stiamo affrontando in questo momento sarebbero automaticamente risolti se l’economia reale ripartisse”.

Il numero uno degli industriali ha ribadito poi il giudizio negativo sulle proposte economico-ambientali del Movimento 5 Stelle. “Totale disapprovazione – ha spiegato – sia sulle richieste di tipo ambientale sia sulla cancellazione di tutti i programmi di opere infrastrutturali. Se prevalessero orientamenti di questo tipo il Paese andrebbe in una direzione molto precisa tra l’agreste e il bucolico. Non credo che sarà questo – ha concluso – che creerà posti di lavoro e risolverà i problemi che stiamo combattendo di mancata crescita”.