“La Chiesa non fa i governi, né li manda a casa” : così il Segretario generale della Cei, monsignor Crociata (Deus vult) dopo le pesanti parole dei giorni scorsi sull’innominato (e pertanto nominatissim) Silvius porcellus.
Con quelle bocche, Santa Romana Ecclesia può dire ciò che vuole.
Dovrebbe però non lasciarsi strumentalizzare da chicchessia, magari evitando che il Padreterno scenda in campagna elettorale, novello Garibaldi del 1958 (absit iniuria verbo), allora icona della sinistra; uccellatore di voti sprovveduti e ignoranti a favore degli adoratori del Cremlino.
Alla Cei, dicono di non fare politica. Siccome sono uomini che hanno il dono della fede, crediamogli.
Noi, figli del dubbio, è il minimo che possiamo fare. Pro bono pacis.
guglielmo donnini