”Il sostegno finanziario alla Tunisia potrebbe avvicinarsi ai quattro miliardi di euro per il periodo 2011-2013, inclusi i contributi da Ue, Stati membri e Banca europea di investimenti”.
Lo ha detto l’Alto rappresentante Ue per la politica estera, Catherine Ashton. ”Domani – ha aggiunto Ashton – cominceremo i negoziati formali fra Ue e Tunisia per una nuova ‘partnership privilegiata’, che copra tutte le aree di interesse reciproco.
In tutto, per aiutare Egitto, Tunisia, Marocco e Giordania (i paesi coinvolti in quella che è stata definita la “Primavera araba”) nel passaggio alla democrazia si mobilitano 38 miliardi di dollari di finanziamento, soprattutto attraverso le organizzazioni di credito internazionali. I quattro Paesi mediorientali, che hanno presentato il loro piano di sviluppo in un incontro tenutosi il 10 settembre a Marsiglia, sono stati affiancati dal Libano che spera di entrare successivamente nella cosiddetta Partnership Deauville.
I paesi del G8, dalle economie forti, hanno promesso di raddoppiare gli aiuti ai paesi della Primavera araba. Questo è quanto annunciato dal ministro delle Finanze francese, Francois Baroin, in un discorso tenuto a Marsiglia. Il ministro francese è intervenuto in una conferenza stampa a margine del G8, dichiarando che le istituzioni finanziarie internazionali hanno assunto l’impegno di raddoppiare la loro assistenza economica a Egitto, Tunisia, Marocco e Giordania, portandola appunto a 38 miliardi di dollari.
Gli aiuti sono finalizzati a sviluppare l’economia, creare posti di lavoro, rilanciare il turismo e gli investimenti danneggiati dai recenti cambiamenti politici. La finale del dichiarazione del G-8 riporta che l’obiettivo è di “dimostrare un piano chiaro e condiviso per migliorare la prosperità del loro popolo supportato dagli obiettivi fissati dalla dichiarazione di Deauville. Al fine di migliorare la governabilità, promuovere lo sviluppo economico e creare posti di lavoro”.