9 febbr – Tra 10 e 15 mila persone, secondo fonti della polizia, hanno preso parte ieri a questa ennesima protesta dal forte carattere anti-politico, dopo le tante manifestazioni analoghe che nei mesi scorsi hanno coinvolto migliaia di persone in quasi tutte le citta’ della Slovenia.
La manifestazione degli ”indignati sloveni” e’ iniziata con un corteo che si e’ fermato davanti alla banca centrale per concludersi sulla Piazza del Congresso con slogan contro le banche, il governo conservatore e l’opposizione di centro-sinistra.
A causa di alcuni scontri con i manifestanti piu’ violenti, registratisi a dicembre, la polizia ha chiuso le vie che portano al palazzo del governo e del parlamento, ma questa volta, almeno per ora, non ci sono stati incidenti. I partecipanti, auto-organizzatisi tramite le reti sociali, comunicano con striscioni e megafoni dai quali si sono sentite richieste di dimissioni del primo ministro Jansa, ma anche del sindaco di Lubiana e capo dell’opposizione di sinistra, Zoran Jankovic, entrambi sospettati di irregolarita’ finanziarie.
Jansa in un video-messaggio aveva chiesto ai suoi simpatizzanti di ”opporsi al fascismo di sinistra, alla violenza e al caos”, come ha definito l’ondata di proteste contro il suo governo. (ANSAmed).