Comunicato stampa di Io amo l’Italia
Milano, 31 gennaio 2013 – ore 17.30 – Si è da poco conclusa la conferenza stampa di presentazione del programma politico di Io amo l’Italia, movimento indipendente presieduto dal parlamentare europeo del gruppo Eld (Europa della Libertà e della Democrazia) Magdi Cristiano Allam, candidato alla presidenza del Consiglio alle prossime elezioni politiche nazionali del 24 e 25 febbraio 2013.
Allam si è rivolto a una platea di circa 200 persone tra candidati, amici di Io amo l’Italia e giornalisti, presso la sala conferenze dell’hotel Poliziano Fiera in via Poliziano 11 a Milano.
“Io amo l’Italia – ha detto Magdi Cristiano Allam – promuove un autentico cambiamento dell’Italia che trova fondamento nel riscatto della sovranità monetaria che si traduce nell’uscita dall’euro e sul riscatto della sovranità legislativa e nazionale che corrisponde all’uscita da questa Unione Europea; nella centralità della persona sulla moneta, della famiglia naturale sulla banca, della comunità locale sul mercato, dei valori non negoziabili sullo spread; nella riforma dello Stato incentrata sul Federalismo dei Comuni, la Repubblica Presidenziale e il drastico abbattimento dei costi della Pubblica Amministrazione; una nuova direttrice che investe nella risorsa ambientale, culturale e umana non clonabile e non delocalizzabile di cui dispone l’Italia ovvero Turismo, Terra e Tecnologia, con la finalità della piena occupazione; sulla promozione della natalità degli italiani con un adeguato sussidio di maternità alle madri casalinghe, salvaguardando la nostra civiltà laica e liberale con le sue radici giudaico-cristiane dalla crescente minaccia islamica.
Io amo l’Italia si propone come il riferimento di certezza degli italiani perbene e di buona volontà e vera alternativa alla partitocrazia che si è auto-screditata e ha svenduto l’Italia ai poteri finanziari globalizzati, alla tecnocrazia che sta distruggendo l’economia reale e uccidendo le imprese, all’opposizione demagogica che lucra speculando sulla denuncia, all’orientamento forte a boicottare le urne.
La Bce – ha denunciato Magdi Cristiano Allam – è una società per azioni controllata da banchieri privati, e come tale persegue un proprio profitto a scapito dei cittadini. C’è una discrepanza evidente tra la sofferenza degli italiani, che sempre più soffrono la fame e vengono impoveriti, e la realtà che ci rappresenta Mario Monti, che ha dichiarato di vedere la luce alla fine del tunnel della crisi e sta avallando il perpetrarsi di un crimine epocale: trasformare una nazione ricca in un popolo povero.
E’ impensabile che non si trovino soldi pubblici per fornire aiuti alle piccole e medie imprese in difficoltà – ogni giorno in Italia ne chiudono circa duecento – e improvvisamente si mettano a disposizione 3.9 miliardi di euro per Monte dei Paschi. E’ impensabile che a Fiat vengano concessi soldi pubblici per aprire nuove linee di produzione mentre mette in cassa integrazione centinaia di dipendenti.
Il nostro modello di sviluppo intendere mettere fine alle malversazioni che hanno condotto i grandi gruppi a privatizzare gli utili e a socializzare le perdite. Il nostro modello di sviluppo intende riconoscere la valenza del lavoro domestico, che in Francia è stata quantificata in circa un terzo della ricchezza nazionale. Per questo intendiamo riconoscere uno stipendio alle madri che decidono di dedicarsi alla famiglia e alla casa.
Ci proponiamo come coloro che hanno il coraggio di affermare la propria identità cristiana, proprio mentre l’estremismo islamico prende il potere sull’altra sponda del Mediterraneo e si appresta a minacciare l’Europa. Abbiamo il coraggio di affermare che non siamo una landa deserta da conquistare con la sharia, la legge islamica che nega i diritti fondamentali della persona, ma siamo una civiltà con delle radici e una tradizione da difendere.
Su queste basi intendiamo chiedere il voto agli italiani il 24 e 25 febbraio. Abbiamo a cuore il bene comune e gli italiani devono conoscere i contenuti del nostro programma politico. Chiedo a ciascuno di investire il proprio tempo, la propria mente e il proprio cuore per dire: Io amo l’Italia c’è! Ci siamo e ce la faremo! E desideriamo essere l’alternativa al degrado generale nel quale l’Italia sta sprofondando e dal quale sarà sempre più difficile riemergere se non si cambierà rotta.
Dobbiamo impegnarci perché Io amo l’Italia sia conosciuto e perché dopo il voto non si dica: “Se l’avessi saputo prima, avrei votato Io amo l’Italia!”
Sono più che mai convinto che in questo degrado morale e materiale in cui siamo sprofondati, dove viene meno qualsiasi certezza, si possa realisticamente realizzare il miracolo del riscatto della nostra sovranità popolare, politica, monetaria, legislativa, giudiziaria e nazionale.”