Monte Paschi, Grilli: vigilanza di Bankitalia ha fermato anomalie e rischi

grilli

29 gen. – Il caso Monte Paschi di Siena non incidera’ sul sistema bancario che rimane solido. I Monti bond non sono un salvataggio di Stato ma un prestito con alti interessi. Le rassicurazioni arrivano dal ministro dell’Economia Vittorio Grilli a pochi giorni dalla bufera che ha investito la banca senese.

Non solo, precisa Grilli nel corso di un’audizione di fronte alle commissioni Finanze riunite di Camera e Senato, la vigilanza di Bankitalia ha fermato le anomalie e i rischi.

In realtà Bankitalia non ha vigiliato con molta cura Monte Paschi: verbale degli ispettori Bankitalia inchioda Draghi, Tarantola, Profumo e Visco

Le condizioni della banca non richiedono il commissariamento e non si tratta di una nazionalizzazione: “Spero che paghino e che paghino presto”, dice Grilli. E mentre il procuratore della Repubblica di Siena, Tito Salerno, parla di inchiesta “complessa” e di “materia incandescente” e preferisce non rilasciare dichiarazioni, il dibattito politico non si placa.

Beppe Grillo invoca le dimissioni del segretario del Pd Pierluigi di Bersani e lui replica: non accetto lezioni da un autocrate. Movimento 5 Stelle e Pdl chiedono una commissione d’inchiesta. Il Pd risponde: nessun problema, ma ci sia anche sui derivati.
L’unico a opporsi e’ Pierferdinando Casini che afferma: “rischia di depistare la magistratura”.

Monte Paschi, Casini: No alla commissione d’inchiesta

Il premier Mario Monti chiede di andare fino in fondo ma di non gettare ombre sul sistema bancario: “E’ una vicenda alla quale la magistratura dovra’ andare a fondo, sulla quale la Banca d’Italia vigila, sulla quale ha riferito il ministro Grilli, ma che non deve gettare ombre sul sistema bancario italiano che ha retto piu’ dei sistemi degli altri Paesi. Fare la massima chiarezza ma non proiettare ombre”. “Ritengo che siano necessari prudenza e responsabilita’ nel dibattito pubblico sulla situazione dei nostri intermediari finanziari”, e in particolare della vicenda Mps, afferma Grilli. Questo caso “non modifica il quadro di solidita’ del sistema bancario e creditizio”.

Grilli difende Bankitalia: “Anche grazie alle informazioni fornitemi dal Governatore della Banca d’Italia, a mio parere l’azione di vigilanza e’ stata continua, attenta, appropriata e via via si e’ intensificata negli anni, e’ iniziata nel 2010 con il governatore Draghi e proseguita poi nel 2012 e nel 2013 con il governatore Visco“.

(DRAGHI infatti …VIENE INCHIODATO ANCHE DAGLI “STRESS TEST” CONDOTTI A LUGLIO 2011. COME POTEVA MPS SUPERARE GLI “STRESS TEST” EUROPEI SE ANCORA NON ERANO STATE PRESE LE MISURE INDICATE COME IMPERATIVE DALLA VIGILANZA. DRAGHI ERA TROPPO IMPEGNATO NELLA SUA ASCESA ALLA BCE PER OCCUPARSI DI QUESTI DETTAGLI?)

Nel complesso la banca Mps “e’ stata sottoposta dalla Banca d’Italia ad un’intensa attivita’ di vigilanza che ha consentito di individuare e interrompere comportamenti anomali a elevata rischiosita’, inducendo la banca a rafforzare i presidi organizzativi di controllo”, aggiunge. Il ministro dell’Economia poi precisa che “l’intervento dello Stato non si configura come intervento di salvataggio per una banca insolvente ma come un rafforzamento di capitale secondo gli standard innalzati in sede Eba”.
“Questo – spiega riferendosi ai cosiddetti Monti Bond – non e’ un contributo a fondo perduto ma un prestito che viene pagato a un tasso di interesse del 9% incrementato dello 0,5% ogni due esercizi a partire dall’ anno successivo di sottoscrizione fino al limite massimo del 15%”. La sottoscrizione dei Monti-bond imporra’ a Mps “importanti e penetranti vincoli in termini di governance e operativita’”.

L’intervento dello Stato per il Monte dei Paschi di Siena, continua Grilli – e’ stato deciso per mettere “in sicurezza i risparmiatori e non a favore del management dell’istituto”. Vanno separate “le responsabilita’ dei manager dalla vita del sistema bancario e del risparmio dei cittadini”. Infine sulle sanzioni il ministro spiega: l’indagine della Banca d’Italia, in seguito alle ispezioni del 2011, che si e’ conclusa il “9 marzo del 2012 ha rilevato pesanti rilievi e carenze nella gestione della liquidita’ e ha disposto sanzioni ai manager”.

Oggi, ha spiegato Grilli, “il provvedimento e’ in fase conclusiva”. Grilli ha spiegato che le sanzioni riguardano il vecchio management, ossia amministratori e sindaci in carica fino allo scorso aprile. “Il rapporto ispettivo – ha spiegato il ministro – solleva pesanti rilievi contestando alla banca gravi carenze emerse nella gestione della liquidita’. E’ stata pertanto avviata la procedura sanzionatoria nei confronti degli amministratori, dell’ex direttore generale, dei sindaci per carenze nell’organizzazione dei controlli interni”. Successivamente, ha aggiunto Grilli, “l’attivita’ di vigilanza di Banca d’Italia e’ continuata ed e’ ancora in corso”. (AGI) .