25 genn – Di questa crisi finanziaria che oramai ha intaccato anche la sfera economica andando a ledere il livello di benessere di milioni di cittadini s’è detto, anche in questa piccola rubrica , molto.
Stavolta però, vorrei concentrare l ‘attenzione sui numeri; già, perché poi sono quelli che alla fine fanno la differenza tra crescita e recessione, sviluppo o deflazione.
Dunque, dal Sole 24 ore, apprendiamo che ad oggi ci sono 210 miliardi di BTP acquistati della BCE e dalla Banca d’Italia più altri 366 miliardi di euro comprati dalle banche commerciali sfruttando il meccanismo dell’ LTRO ( quello con cui in pratica si prestano soldi alle banche all’1% per far loro comprare titoli del debito pubblico al 4-5%).
In totale quindi sono stati acquistati con denaro proveniente dalle banche centrali circa 576 miliardi di BTP, circa il 25% del debito pubblico italiano.
Nel mentre si procedeva a simili acquisti per circa 600 miliardi, in Italia, il buon Monti faticava ad aumentare le tasse e ridurre le spese dello stato per racimolare la miseria di 30-35 miliardi, impoverendo le famiglie e le imprese con provvedimenti demenziali.
Ecco che ad un attento lettore non sarà sfuggita la grande , enorme differenza tra i 35 miliardi che Monti va “rubando” all’economia reale ed i fantasmagorici 600 miliardi che la BCE e le altre banche mettono sul piatto senza colpo ferire, come se nulla fosse!!
Nella menti sia dello scrivente che dell’attento lettore, a questo punto iniziano a maturare un paio d’interrogativi:
- ma se da una parte c’erano questi 600 miliardi disponibili, che bisogno c’era di continuare con le tasse,l’Imu, l’austerity,il fiscal compact, svenando gli italiani di ulteriori 30-40 miliardi di euro l’anno?
- ma questi 576 miliardi con cui han comprato BTP, dove li han trovati? Chi hanno tassato per averli? Li avevano in cassaforte? Han venduto immobili? Li han trovati grazie ad Equitalia?…
La risposta è che non sono soldi dei contribuenti o provenienti dalla svendita del patrimonio immobiliare e/o mobiliare, non è denaro che proviene dalla lotta all’evasione fiscale, non sono dobloni provenienti dai forzieri della BCE.
Semplicemente, in una qualche stanzetta di Francoforte, un anonimo operatore accredita dei conti bancari delle banche commerciali presso la BCE con il computer aumentando gli zeri sia al passivo che all’attivo del proprio bilancio . E questo accade perché dal 15 agosto 1971 è stato eliminato ogni vincolo alla creazione di danaro da parte delle banche centrali. Punto.
Constatato dunque che dal 2009, le Banche Centrali hanno creato moneta per circa 7.000 miliardi di dollari , che una buona parte di questi è stata utilizzata per acquistare BTP, perché non utilizzarne ad esempio 100 per tagliare le tasse in Italia a famiglie ed imprese?
Il seguente grafico illustra chiaramente quanto abbiano stampato le Banche Centrali per far fronte alla crisi del debito pubblico :
E quando Mario Draghi, il 2 Agosto scorso, ha detto che la BCE avrebbe acquistato in caso di necessità un ammontare illimitato di BTP, nessuno, neppure la Germania, si è opposto a tale politica poiché i soldi con cui si procederà a comperare i titoli non provengono dalle tasche dei contribuenti, né tedeschi né italiani,dalla lotta all’evasione o dalle dismissioni del settore pubblico.
Vengono semplicemente creati al pc!!
Ora, aggiungo io, può mai essere che in un paese come il nostro con 1000 Parlamentari, decine di giornali e canali televisivi nazionali, decine e decine di radio, sindacati, associazioni, condomini,.. a nessuno sia venuto in mente di mettere a confronto gli ordini di grandezza dei numeri riguardo il debito pubblico sottoscritto dalle banche ( quasi 600 miliardi) con le manovre del Montikiller ( appena 35-40 miliardi) e chiedersi perché si trovano i soldi per le banche e non per le famiglie e le imprese?
Da cinque anni ormai basta aprire un quotidiano finanziario e leggere che tutte le banche centrali del mondo, Cina, Giappone, USA, Inghilterra,Turchia e la stessa BCE, hanno aumentato la quantità di moneta per circa 7.000 miliardi,senza andare a prendere i soldi da nessuna parte. Dove li hanno trovati, in quale cassaforte ?
Questo sistema del debito è prossimo al collasso, destinato ad implodere perché alla fine gli interessi sul debito ( pubblico e privato) saranno insostenibili per qualsiasi economia reale che cederà sotto un livello di tassazione sempre crescente. Non si fa riferimento al capitale di debito, ma già solo il pagare l’interesse passivo porterà il sistema al tracollo.
Dobbiamo ribellarci a questa visione del mondo fatta di finanza e banche, che sacrifica e svende qualsiasi cosa alla divinità “denaro”.
La soluzione sta nel riappropriarsi della Sovranità monetaria, nel rendere la moneta libera dal debito, al servizio del popolo e per il popolo.