23 genn – La mia e’ una ”agenda ambiziosa”, ha riconosciuto Mario Monti nel suo intervento a Davos. Ma tutti, ha aggiunto, abbiamo una ”responsabilita’ sociale” e ho deciso di presentarmi alle elezioni perche’ ”lo devo agli italiani” ed in particolare a quelli ”piu’ fragili”, quelli che hanno pagato il prezzo piu’ alto e ”intollerabile” della disoccupazione, soprattutto giovani, e della privazione.
Cittadini, ha proseguito Monti, che sono ”vittime di governi che spesso non sono stati abbastanza forti contro l’evasione fiscale, la corruzione, gli interessi particolari, le manipolazioni del mercato finanziario”. ”Vittime di politici che – ha sottolineato parlando in inglese – spesso si sono impegnati in promesse elettorali senza considerare se fossero o meno realizzabili” e cosi’ facendo ”hanno spesso aggravato la crisi perche’, troppo concentrati sulle elezioni nazionali” non hanno considerato l’urgenza delle riforme ed hanno al contrario ”alimentato il nazionalismo e il populismo”
Presentarsi alle elezioni e’ stata una decisione ”contro la mia natura”, ma ”probabilmente anche contro il mio interesse personale”. Mario Monti, spiega con queste parole alla prestigiosa platea di Davos la sua decisione di ‘salire’ in politica. ”L’Italia – dice – non guardera’ indietro”. e la sua speranza e’ che le ”forze piu’ dinamiche della societa’ sostengano un programma di riforme”.
”Per ogni paese le riforme sono un processo che non finisce, anche per la Germania come dimostra l’azione della Merkel” ansa