17 genn – La decisione dell’Autorità americana per la sicurezza aerea (FAA), di bloccare a terra tutti i Boeing 787 Dreamliner, non riguarda solo gli apparecchi registrati negli Stati Uniti ma tutti i velivoli Boeing 787 nel mondo. Lo si apprende dall’Autorità europea Easa (European Aviation Safety Agency) con sede a Colonia, in Germania.
“Si tratta di una decisione estremamente rara”, ha spiegato un portavoce, sottolineando che solo il Paese di fabbricazione dell’apparecchio è autorizzato a prendere una simile decisione a livello mondiale.
Ieri un Boeing 787 Dreamliner della compagnia giapponese Ana partito da Yamaguchi Ube, nell’ovest del Giappone, è stato costretto a un atterraggio d’emergenza.
La scorsa settimana c’erano stati altri 3 problemi agli 787 giapponesi. Gli aerei saranno sottoposti a controlli.
Le rivoluzione tecnicahe del Dreamliner sarebbero, fra le altre cose, la possibilità di alimentare l’eromobile con una miscela di kerosene e biocarburanti e l’uso massiccio di fibra di carbonio per la realizzazione della struttura portante della fusoliera, cosa che gli permette di essere molto leggero e di consumare, quindi, meno carburante. Da qui l’interesse ‘ecologista’ delle compagnie di linea verso l’apparecchio, dato che l’incidenza del costo del carburante è cresciuto moltissimo negli ultimi anni.
Di rilievo anche l’abbattimento delle emissioni di CO2 contenute di un 20% rispetto agli aerei di dimensioni simili, mentre il rumore è ridotto addirittura del 60% e il costo per traportare un passeggero del 10%.