7 gen. – In Venezuela sono state intensificate le ricerche dell’aereo scomparso venerdi’ mattina con a bordo il figlio dello stilista Missoni, Vittorio, la moglie, e un’altra coppia di italiani.
Un pilota venezuelano, decollato con un Cessna subito dopo il piccolo bimotore, ha raccontato alla Stampa di aver visto il velivolo sparire inghiottito “da un cumulo di nubi”. “Un fulmine, deve essere stato un fulmine”, ha dichiarato Enrique Rada in un’intervista al quotidiano torinese, “in quei cumuli a volte si scatena una tensione elettrica cosi’ forte che puo’ colpire l’aereo in modo da distruggere tutto in pochi secondi”.
Una conferma a questa ipotesi arriva da Giuseppe Scalvenzi, fratello di Elda, tra i quattro italiani dispersi, che insieme alla moglie Rosa Apostoli ha rinunciato all’ultimo a salire sul bimotore nonostante ci fossero posti disponibili. “Ho visto i fulmini, c’era un temporale”, ha raccontato al suo rientro a Brescia. A salvare Scalvenzi e consorte, ha spiegato lui stesso, e’ stata l’insistenza di quest’ultima per godersi le ultime ore al mare prendendo un volo piu’ tardi per Caracas.
Nelle ultime ore erano circolate anche voci su un possibile sequestro, con l’aereo dirottato in una zona dei Caraibi controllata dai narcotrafficanti. Ma gli stessi piloti venezuelani credono che l’aereo sia precipitato in mare e ai media locali hanno assicurato che il pilota 72enne German Marchan aveva una grandissima esperienza.
Il ministro degli Esteri, Giulio Terzi, ha affermato che la Farnesina segue il caso “con grandissima apprensione” e ha ringraziato le autorita’ venezuelane “per il loro impegno”, ribadendo la “forte vicinanza e solidarieta’” alle famiglie. Finora il mare agitato ha rallentato le ricerche, consentendo di scandagliare un’area di 360 miglia nautiche nell’arcipelago di Los Roques. Alle operazioni partecipano 385 persone tra volontari, militari e personale statale, con due elicotteri, un aereo, una fregata, una motovedetta e una nave per ricerche oceanografiche. L’Italia, ha detto Terzi, sta valutando la possibilita’ di coinvolgere “squadre dei Vigili del fuoco”.
Per oggi e’ attesa una visita dell’ambasciatore italiano, Paolo Serpi, a Gran Roha, da dove era decollato il bimotore Britten Norman diretto nella capitale venezuelana. A Caracas si trova il fratello di Vittorio Missoni, Luca, ed e’ in arrivo anche l’amministratore delegato della maison, Alberto Piantoni. agi