SAN MARTINO (Pavia), 4 genn. – Chiedono di avere dei soldi per andare via e farsi una vita, come è successo in altre province, dove le associazioni o alcune fondazioni hanno messo a disposizione un gruzzolo da ripartire per i rifugiati ora che l’emergenza Nord Africa gestita dalla protezione civile è finita.
Ma non sono soldi pubblici, sono soldi dei privati, fanno sapere dalla Prefettura, e in Provincia non c’è nulla del genere: quello che al 28 febbario i rifugiati avranno in mano è un titolo di viaggio valido per spostarsi e cercare lavoro, e un permesso di soggiorno per motivi umanitari. E così dopo una settimana di incontri tra i delegati dei 23 profughi ospitati al Petit Hotel Giannino e i dirigenti della prefettura, ieri è scattata la protesta. E all’Hotel di via Turati sono intervenuti polizia e carabinieri per cercare di riportare la calma. I profughi, pare, volevano essere ricevuti ancora oggi in prefettura, ma non è stato possibile. E gli animi si sono scaldati. […] laprovinciapavese