3 gen – Mario Monti ”si mostra subito come un politico di razza: razza padrona”. Lo afferma, in un’intervista a ‘Repubblica’, il leader di Sel Nichi Vendola che aggiunge: ”Monti vuole partecipare alle elezioni, se va bene gli danno il 12 per cento, ma vuole contare il 100 per cento. Tutta l’agenda di governo non puo’ che essere quella che scrive lui. Perche’? Perche’ lui e’ l’elite”.
”L’insieme dei gesti politici che ha inanellato Mario Monti nelle ultime settimane equivalgono a un’autentica epifania: sono la rivelazione dell’animo liberal, quello si’ conservatore, che attraverso l’ideologia della tecnica cerca di sublimare la natura delle scelte che compie. C’e’ stata una battuta assolutamente rivelatrice di Pier Ferdinando Casini – continua Vendola – quando dice che Bersani non puo’ fare il premier se non vince tutte e due le Camere. Una dichiarazione ingenerosa da parte di chi sponsorizza come premier uno che non vincera’ in nessuna delle due Camere.
Abbiamo diritto – prosegue Vendola – di chiedere all’Italia di farci vincere”.
”Per Monti difendere le ragioni del mondo del lavoro significa essere conservatori, per lui gli innovatori hanno tutti quanti il profumo dei mercati finanziari, di una certa elite tecnocratica”, prosegue Vendola sottolineando, tra l’altro, che in Lombardia ”Monti sceglie Albertini rispetto ad Ambrosoli. E’ come quando Berlusconi scelse Fini a Roma”.
Secondo Vendola, le ricette del programma elettorale del premier ”in alcuni passaggi sembrano la radiografia di un senso di colpa, per il resto sono un menu’ abbastanza mediocre”.