Stato-mafia, lettera anonima ai pm di Palermo: “Siete spiati”

3 genn – PALERMO – Una lettera anonima sarebbe stata recapitata a Nino Di Matteo, uno dei sostituti procuratori di Palermo che si occupano dell’inchiesta sulla trattativa Stato-mafia. E’ quanto rivela il quotidiano La Repubblica. La missiva oltre a mettere in guardia i magistrati avvertendoli di essere spiati, indica anche dove trovare altre prove del patto, fa i nomi di politici di spessore che potrebbero sapere molto e sostiene che l’agenda rossa di Paolo Borsellino fu rubata da un carabiniere.

La lettera composta da dodici pagine è stata inviata il 18 settembre scorso a casa di Di Matteo ed è stata giudicata dagli investigatori “attendibile”. Sul frontespizio è anche presente lo stemma della Repubblica italiana. L’autore avrebbe attribuito un numero di fascicolo, proprio come è di prassi nei documenti ufficiali. E’ in codice: “Protocollo fantasma”.

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LA RICOSTRUZIONE DEGLI ULTIMI ANNI. L’anonimo sarebbe dunque una persona estremamente informata sui fatti, tanto che i pm di Palermo starebbero giĂ  verificando ogni sua dichiarazione. Gli investigatori ritengono che possa trattarsi di qualcuno che, all’inizio degli anni 90, abbia lavorato in qualche reparto investigativo poichĂ© conosce come un addetto ai lavori alcune vicende delicate, come quella della cattura di Totò Riina, la mattina del 15 gennaio del 1993. E a conferma di ciò si troverebbe prova anche nella criptica chiusura della lettera a Di Matteo: “Tieni sempre in considerazione che sto lavorando con te, nelle tenebre”. E di seguito in latino: “Impunitas semper ad deteriora invitat”, ovvero l’impunitĂ  invita sempre a cose peggiori.

L’AVVERTIMENTO. Nella lettera si ripercorre la storia dei piĂą noti delitti mafiosi di Palermo: dall’omicidio del segretario del Pci siciliano Pio La Torre, a Capaci e via D’Amelio, solo dopo si arriva alle nuove indiscrezioni. L’anonimo avverte i pm che “uomini delle istituzioni”, ma anche alcuni stessi magistrati, li stanno sorvegliando, “canalizzano tutte le informazioni che riescono ad avere sul vostro conto”. tg1.rai.it